Le parole più belle

Giorgia, la resistenza al cachemire, i deliri di Saviano. Le parole della settimana

La rivoluzione di Giorgia, lo smarrimento dell'establishment mondiale, la resistenza al cachemire dei vipponi italiani e quella delirante di Saviano, femministe contro la Boldrini, un giallo sul Baltico

Giorgia, la resistenza al cachemire, i deliri di Saviano. Le parole della settimana

Proviamo a dare un po' di sapore ai numeri che decretano il successo delle notizie su Google. Di seguito alcune delle notizie più cliccate della settimana rivisitate e corrette.

La rivoluzione di Giorgia

Giorgia Meloni e i suoi Fratelli d'Italia hanno vinto le elezioni. È la prima volta dal Dopoguerra che una formazione politica dichiaratamente di destra diviene il primo partito italiano. È la prima volta che un leader donna guida una coalizione alla vittoria. Questa la notizia nuda e cruda, il tema che ha conquistato tutte le ricerche di Google. Vediamo cosa è successo.

Lo smarrimento dell'establishment mondiale

Joe Biden, svegliato dai suoi per l'occasione, ha dedicato alla Meloni la sua ennesima gaffe, dicendo: “Visto cosa è successo in Italia? Non siate ottimisti”. Per poi costringere la Casa Bianca a una retromarcia. La premier francese Elisabeth Borne, commentando la vittoria della Meloni, si è subito fatta paladina del diritto all'aborto. Vera priorità delle élite europee, a quanto pare. La Von der Leyen era intervenuta a gamba tesa addirittura prima del voto. Ne vedremo delle belle.

La resistenza al cachemire dei vipponi italiani...

Nel totale scollamento con la realtà, radical chic e influencer che non influenzano più si sono scatenati contro la Meloni. In ordine di insipienza, al terzo posto Damiano dei Maneskin: “Oggi è un giorno triste per il mio paese”, che però ha appena votato, esprimendo posizione opposta. Al secondo posto Francesca Michielin: “Oggi comincia la resistenza, buongiorno a tutt3”. La resistenza al voto democratico avrà come suo atto eroico l'uso di uno schwa. Il primo posto spetta a Rula Jebreal, che attacca la Meloni in modo sconnesso e inelegante, quasi attribuendole i crimini del padre, svelati per l'occasione con grande signorilità dalla stampa della sinistra spagnola.

… e quella delirante di Saviano

Coerente con la sua consueta aderenza alla verità dei fatti, Saviano ha scritto un capolavoro. Prendendo spunto dagli utenti di twitter che, massacrandolo come al solito, lo invitavano a lasciare il paese (non è certo se abbia mai detto che avrebbe lasciato l'Italia se avesse vinto il centro destra, ma la notizia circolava) Saviano ha scritto: “Questi sono avvertimenti. Questa è l’Italia che ci aspetta. Stanno già stilando una prima lista nera di nemici della patria, alla faccia di chi diceva che il Fascismo è un’altra cosa”. Saviano vivrà probabilmente il prossimo periodo come se ci fosse l'occupazione nazista. Dal suo lussuoso appartamento a Manhattan.

Femministe contro la Boldrini

Giorgia Meloni è la prima donna leader a vincere le elezioni. E lo ha fatto senza mai sventolare bandiere femministe. Anzi. “Sono una donna, sono una mamma, sono cristiana”. Questo deve aver fatto impazzire il mondo femminista. Che infatti ora contesta la sua storica portavoce, Laura Boldrini e la caccia da una manifestazione.

Un giallo sul Baltico

E intanto nel mar Baltico si giocano i destini del mondo. Il gasdotto Nord Stream è stato sabotato, probabilmente da un attacco sottomarino, creando un danno ambientale, umano e politico senza precedenti recenti. La Russia accusa gli Stati Uniti, il resto del mondo accusa la Russia. Quando si scoprirà il colpevole, questo giallo restituirà al mondo chi è il più cattivo.

E stavolta non sarà il maggiordomo.

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