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La Roccella zittita, Mattarella e gli "incivili"

Ospite nella giornata di apertura del Salone del libro, lo scrittore Salman Rushdie, scampato a più tentativi di omicidio dopo una fatwa emessa contro di lui nel 1988

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Ospite nella giornata di apertura del Salone del libro, lo scrittore Salman Rushdie, scampato a più tentativi di omicidio dopo una fatwa emessa contro di lui nel 1988 dall'imam Khomeini per aver scritto il best seller I versi satanici, interpellato sulla querela fatta da Giorgia Meloni a Roberto Saviano ha detto che la nostra premier «deve essere meno infantile e crescere». Difficile contraddire uno dei massimi intellettuali viventi, più facile pensare che lo scrittore indo-britannico sia stato informato, per così dire, maluccio e in modo partigiano sia su Giorgia Meloni che sulla situazione italiana.

Già, perché in Italia a rischiare la perdita della libertà o addirittura della vita non sono gli scrittori di opposizione, bensì chiunque non la pensi come loro. A essere continuo bersaglio di insulti beceri da parte di intellettuali «infantili che non vogliono crescere» (Saviano è a processo per aver definito la Meloni una bastarda) sono infatti i membri del governo, spesso raffigurati a testa in giù, il che provoca reazioni a catena fuori controllo. Ieri la giornalista del Tg1 Laura Chimenti è stata minacciata di morte per non avere aderito allo sciopero proclamato dal sindacato Rai contro il governo, e sempre ieri alla ministra Eugenia Roccella è stato impedito da un gruppo di esagitati di parlare agli Stati generali della natalità.

Le differenze tra Salman Rushdie ed Eugenia Roccella sono ovviamente molte, ma oggi una è particolarmente evidente: a lui in Italia è permesso di esporre liberamente il suo pensiero qualunque esso sia - anche quello critico nei confronti della premier , a un membro del governo no. Potessi porgli una domanda gli chiederei: «Maestro, non trova un po' infantile tutto ciò?». Non io, bensì il presidente Mattarella è andato oltre e ha definito «incivile» quello che è capitato alla Roccella, che poi è il seguito fotocopia di ciò che le accadde lo scorso anno proprio al Salone del libro. Trascrivo dal vocabolario: «Incivile: refrattario od ostile alle norme tradizionalmente accolte come fondamento o espressione della convivenza».

Ritratto perfetto degli amici e dei fan di Saviano e soci vari.

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