Cronache

Ora parla Rudy Guede: "Perché avevo le mani sporche di sangue..."

Dopo aver scontato 13 anni di carcere per complicità, Guede ha proclamato la sua innocenza asserendo che Amanda Knox conosce la verità

Ora parla Rudy Guede: "Perché avevo le mani sporche di sangue..."

Rudy Guede, tornato in libertà dopo 13 anni di carcere per complicità, ha proclamato la sua innocenza nell'omicidio di Meredith Kercher in una intervista al Sun, spiegando il motivo del sangue sulle sue mani:"Avevo le mani insanguinate perché ho cercato di salvarla, non di ucciderla".

Guede: "Tamponavo le ferite con degli asciugamani"

Ha anche aggiunto di non essere il solo a conoscere la verità, ma che anche Amanda Knox sarebbe a conoscenza di quello che è successo quella tragica notte a Perugia. "La prima cosa che voglio dire è rivolta alla famiglia Kercher, su quanto sia dispiaciuto per la loro perdita. Ho scritto loro una lettera per spiegare quanto sia dispiaciuto, ma è troppo tardi per chiedere scusa di non aver fatto abbastanza per salvare Meredith. Il tribunale ha accettato il fatto che ho cercato di salvarla tamponando le ferite con degli asciugamani" ha affermato Guede. L’ivoriano ha poi aggiunto: "Il tribunale mi ha condannato per complicità nell'omicidio perché c'era lì il mio Dna, ma i documenti (processuali) dicono che vi erano altre persone e che non sono stato io a infliggere le ferite fatali".

Ricordiamo che Amanda Knox e Raffaele Sollecito sono stati entrambi assolti. Guede ha quindi precisato le sue parole: "Voglio dire solo che lei dovrebbe leggere i documenti". Ma il riferimento ad Amanda è abbastanza esplicito: "Come ho già detto, (i documenti) affermano che c'erano altri e che non ho inflitto le ferite. Io so la verità e anche lei la sa", ha aggiunto riferendosi alla ragazza. Per il momento il giovane è l’unico a essere stato condannato per l'omicidio della studentessa britannica di 22 anni, avvenuto la sera del primo novembre del 2007 a Perugia.

Le accuse della Knox

La Knox, quando ha saputo della scarcerazione del ragazzo, ha ricordato che le sue mani erano sporche del sangue e del Dna della vittima e che immediatamente era scappato dal Paese, mentre lei era rimasta ad aiutare la polizia. Amanda ha anche sostenuto di aver dovuto sopportare l’infamia di Rudy Guede che “non è mai stato accusato di omicidio”. Ha inoltre detto di essere stata accusata falsamente dall'uomo che ha ucciso Meredith e che adesso è libero dopo una riduzione della pena. Anche Lyle, il fratello di Meredith, ha commentato la sua scarcerazione.

"Sapevamo che questo giorno sarebbe venuto, ma il fatto che sia arrivato all'improvviso e senza che fossimo avvertiti ci ha colto alla sprovvista”.

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