Quindi, oggi...

Il Rutte in faccia a Draghi, il condizionatore e Parolin: quindi, oggi...

Quindi, oggi...: la visita di Draghi in Olanda, il video dei soldati ucraini e l'energia

Il Rutte in faccia a Draghi, il condizionatore e Parolin: quindi, oggi...

- non si è ancora capito se gli Usa e la Nato stanno cercando di far concludere la guerra o di vincerla. Per il Pentagono gli ucraini possono “vincere”. Già, ma cosa significa? E soprattutto, a quale prezzo?

- Repubblica spiega “la guerra ai ragazzi” dimenticandosi che i nostri pargoli giocano con videogiochi così realistici che in confronto gli orrori di Bucha sembrano poco. Io da giovane ne avevo uno: per conquistare più punti, dopo aver ucciso il nemico, dovevi maciullare il più possibile il cadavere. Il cd è stato spezzato in 3 pezzi da mio padre

- mentre l’Ue discute sul bando al petrolio russo e all’energia di Mosca (il voto del parlamento di oggi non è definitivo), la Gran Bretagna sapete che fa? Apre nuove centrali nucleari. Noi, invece? Noi compreremo il gas liquido dagli Usa, che costa il 30% in più. Oppure importeremo da altre fonti, pure quelle più costose. Bruceremo un po’ di carbone, alla facciaccia dell’ambiente. Ma cosa più importante di tutte, pur di non ripensare al nucleare, pagheremo più in bolletta, provocando la crisi di migliaia di aziende. E non c’è condizionatore acceso o spento che tenga. È folle, ma l’abbiamo scelto noi

- emerge il video di alcuni soldati ucraini che maciullano i corpi di alcuni militari russi. È un orrore, l’orrore della guerra. Niente di strano, a mio modo di vedere. Quello che mi colpisce è il risalto datogli dalla stampa italiana: zero. Zero. Non solo. Le agenzie nel lanciare la notizia scrivono che la Bbc pone un dubbio sull’autenticità delle immagini. Poi vai a leggere il pezzo della Bbc e non lo scrive affatto. Senza contare che il filmato è stato verificato anche dal New York Times. Perché queste tifoserie?

- "Io credo che ci sia il diritto alla difesa, alla legittima difesa. È quello fondamentalmente il principio in base al quale anche l'Ucraina sta resistendo alla Russia. La comunità internazionale vuole evitare una escalation, e quindi finora nessuno è intervenuto personalmente, ma vedo che ci sono molti che inviano armi. Questo è terribile da pensare, potrebbe provocare una escalation che non si potrà controllare". Parola del Segretario di Stato vaticano, il cardinal Pietro Parolin. Un altro putinista?

- c’è un dettaglio che mi ha colpito nella dichiarazione congiunta dei leader del G7. Questa: che il supporto militare dell’Occidente all’Ucraina avverrà “all'interno dei suoi confini riconosciuti a livello internazionale”. Cosa significa? Vuol dire che siamo disposti a sostenere la guerra di irredentismo di Kiev, che potenzialmente potrebbe tentare di riprendersi non solo Mariupol, ma anche il Donbass e la Crimea. La penisola è infatti anche “ufficialmente” territorio ucraino, che però la Russia considera suo. Nei fatti diventerebbe una guerra infinita: siamo sicuri di volerlo? Siamo sicuri che da “legittima difesa” non rischiamo di passare a qualcos’altro?

- Mark Rutte accende il condizionatore e tira uno schiaffone in faccia a Draghi, seppur metaforico. Ieri infatti il premier si era lasciato andare a quel poco azzeccato paragone e oggi il primo ministro olandese gli ha fatto capire che no, lui il condizionatore non può spegnerlo: “I Paesi Bassi sono troppo dipendenti dal gas russo, dobbiamo fare di tutto per ridurre presto questa dipendenza -ha precisato Rutte - Vorremmo veramente fermarci subito ma in questo momento non è possibile”. Perché la questione energetica, e della pace, è complicata. Non si risolve sudando di più o lavandosi di meno, come sostiene una commissaria Ue

- torno a ripetere: che fine hanno fatto i negoziati tra Ucraina e Russia?

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