Cronache

Antagonisti scatenano il caos: la violenza della piazza rossa

Gli antagonisti no global dei centri sociali hanno provato a sfondare il cordone di polizia per raggiungere Bolsonaro: fermati dagli idranti

Screenshot da Local Team
Screenshot da Local Team

Circa 500 no global dei centri sociali si sono dati appuntamento a Padova per l'arrivo in città del presidente brasiliano Jar Bolsonaro. Gli antagonisti hanno protestato per la visita del presidente, arrivato in Italia per il G20, e hanno provato a sfondare il cordone di sicurezza per raggiungere la basilica del Santo di Padova, dove Bolsonaro si sarebbe dovuto recare poco dopo per una visita privata. Tuttavia, Bolsonaro vi avrebbe poi rinunciato a causa degli scontri.

La polizia ha effettuato una carica per provare a disperdere le poche centinaia di persone con intenti tutt'altro che pacifici e successivamente è stata costretta a utilizzare gli idranti per allontanarli. Nel frattempo le forze di polizia sono state oggetto di lancio di oggetti da parte degli antagonisti. "In nome della legge, disperdetevi", ha urlato un funzionario di polizia ai manifestanti che avanzavano dietro alcuni striscioni. Le sue parole, però, sono state ignorate dai manifestanti, che hanno continuato nel loro incedere, finché, alla terza richiesta da parte del funzionario, è partita la carica degli agenti in tenuta antisommossa.

Davanti all'azione della polizia, i manifestanti non hanno arretrato ma hanno comunque provato a sfondare il cordone, cercando di disturbare gli agenti a colpi di bandiere e con un fumogeno. A quel punto è partito il lancio di oggetti nei confronti della polizia, che si è protetta dietro gli scudi mentre respingeva indietro gli antagonisti, che proseguivano nel lancio di fumogeni e nel tentativo di colpire gli agenti. È stato un confronto molto duro, con i manifestanti che non mostravano la minima intenzione di indietreggiare nemmeno davanti agli scudi e agli sfollagente impiegati dai poliziotti nell'esercizio delle loro funzioni. Tra la folla sono spuntati anche bastoni di legno, con i quali alcuni giovani hanno provato a colpire gli agenti.

Durante gli scontri una ragazza è stata fermata, identificata e presa in custodia dalle forze dell'ordine al termine della prima carica delle forze dell'ordine vicino a Prato della Valle. La sua posizione in questo momento è al vaglio degli inquirenti. Al momento è in corso un attento studio dei filmati per individuare ed identificare i responsabili degli scontri, spiega in una nota la questura di Padova. Davanti alla resistenza degli antagonisti, la polizia ha azionato gli idranti per allontanare definitivamente il corteo dei 500 giovani dei centri sociali ed evitare che potessero avvicinarsi alla basilica del Santo di Padova.

"Ancora una volta i centri sociali, la sinistra comunista e il PD hanno dimostrato la loro pericolosa natura di fascisti rossi e di nemici della democrazia e della libertà.

Probabilmente il loro odio antidemocratico contro Bolsonaro è scatenato dall'estradizione in Italia del terrorista rosso Cesare Battisti, concessa meritoriamente da Bolsonaro e sempre negata dal suo predecessore Lula, amico e sodale del Pd e della sinistra italiana", ha dichiarato l'europarlamentare della Lega Mara Bizzotto.

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