Cronache

"Sono sconvolto...": Al Bano svela i retroscena sulla rissa Sgarbi-Mughini

Il cantautore di Cellino San Marco era presente all’alterco tra i due intellettuali: "Una rissa da bar di periferia"

"Sono sconvolto...": Al Bano svela i retroscena sulla rissa Sgarbi-Mughini

Sui social network ormai non si parla d’altro. La rissa al Maurizio Costanzo Show tra Vittorio Sgarbi e Giampiero Mughini ha monopolizzato l’attenzione del popolo del web e arrivano nuovi retroscena. I due sono arrivati allo scontro fisico durante il dibattito sulla guerra in Ucraina e il critico d’arte sarebbe addirittura caduto a terra. In attesa della messa in onda della registrazione – in seconda serata mercoledì 4 maggio – è arrivata la testimonianza di Al Bano Carrisi.

Il cantautore di Cellino San Marco era presente all’alterco tra Sgarbi e Mughini, ma non solo. Lo scontro tra i due intellettuali sarebbe scaturito involontariamente da alcune sue considerazioni.“Uno spettacolo non degno di due uomini di cultura”, ha raccontato Al Bano ai microfoni del Corriere della Sera. “Sono abbastanza sconvolto”, ha spiegato l’artista pugliese: “Spiace vedere due uomini coltissimi che si azzuffano come fosse una rissa da bar di periferia”. Una rissa nata a causa dell’intervento non richiesto di Mughini durante un dialogo tra Al Bano e Maurizio Costanzo su Vladimir Putin.

La voce di “Felicità” ha evidenziato che è stato Mughini ad andare verso Sgarbi, tra parolacce e spinte. “Uno scontro Muhammad Ali – Mike Tyson”, ha rammentato Al Bano, con i vari ospiti dello show di Canale 5 intervenuti per calmare gli animi. Sono volate tante brutte parole, una scena per nulla elegante, ha proseguito l’artista: “Sentire quel tipo di linguaggio neanche da estrema periferia da due uomini di grande cultura”.

Quello di ieri non è stato il primo scontro tra Sgarbi e Mughini. Tra i due c’è della ruggine vecchia, tornata a galla con veemenza. Dopo quei momenti di tensione, Maurizio Costanzo ha cercato di mediare.

Ecco la ricostruzione di Al Bano: “Ha detto ‘datevi un segno di pace’, nessuno dei due era d’accordo, ma in nome delle telecamere c’è stato un saluto con il pugno”.

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