Cronache

"Spetosempreunsegnal": il giallo di Lilly è nei telefoni?

Secondo il marito Sebastiano Visintin, il giallo della morte di Liliana Resinovich potrebbe essere celato nei suoi device elettronici. Spuntano due sms strani

"Spetosempreunsegnal": il giallo di Lilly è nei telefoni?

Non c’è ancora la svolta attesa dalla famiglia sul giallo della morte di Liliana Resinovich. Aleggia ancora un interrogativo fondamentale: si è tolta la vita da sé o è stata uccisa da qualcuno? Al momento sono state disposte ulteriori analisi sull’interno della bottiglietta trovata nei pressi del suo corpo.

Liliana, detta Lilly, ex dipendente della Regione, era scomparsa da Trieste il 14 dicembre 2021. Il suo cadavere è stato ritrovato il 5 gennaio successivo in una radura nei pressi dell’ex ospedale psichiatrico. E nella vicenda permangono i punti di vista differenti delle molte persone intorno a lei: gli amici, i famigliari, il marito Sebastiano Visintin e il presunto amante Claudio Sterpin. Tutti sembrano però escludere il suicidio. E ora spuntano due strani sms che gettano una nuova ombra sul caso.

Il mistero degli smartphone

Il giallo potrebbe trovare una soluzione dall’esame degli smartphone e del tablet di Liliana, nelle mani degli inquirenti. Sebastiano ha raccontato a “Quarto Grado” che la moglie cancellava tutto e invitava il marito a fare altrettanto: questo dettaglio potrebbe condurre all’ipotesi che l’abitudine della donna fosse legata al bisogno di liberare memoria sui suoi device - anche perché non è dato sapere quanto fossero datati e se fossero stati sempre opportunamente aggiornati.

Secondo Claudio invece, Lilly cancellava i contatti con lui per non essere scoperta da Sebastiano, che non era mai venuto a sapere della presunta relazione con Claudio e afferma che non fosse reale. L’ex maratoneta ha spiegato che Lilly l’aveva salvato inizialmente come Aldo, il suo secondo nome, ma a quanto è dato sapere, al momento della scomparsa il suo numero non era registrato. Non è dato sapere perché invece Claudio non avesse salvato il numero della donna con il suo nome, ma come Aa Regio, affinché fosse il primo numero in rubrica: Claudio è vedovo, quindi non aveva necessità di nascondere il rapporto e, dopo una relazione in gioventù con Lilly, dice di averla incontrata alla fine dell’estate, riallacciando così i rapporti con lei.

Gli inquirenti studieranno i device della donna, analizzando i messaggi, le chiamate, la cronologia ed eventuali dati cancellati. La cronologia potrebbe essere particolarmente interessante, perché potrebbe raccontare se Lilly ha fatto ricerche in tema di suicidio o se fosse concentrata a trovare una nuova casa più economica al marito per poter andare a vivere con Claudio, come quest’ultimo afferma.

L’analisi dei cellulari potrebbe essere significativa anche per capire quali celle sono state agganciate. Si sa che Lilly li ha lasciati in casa, ma anche che ha avuto, la mattina della scomparsa, una chiamata brevissima con Claudio. Questa telefonata è avvenuta mentre Lilly era in casa o i telefoni sono stati riportati nell’abitazione da qualcuno, un presunto sconosciuto assassino in possesso anche delle chiavi della donna, mai state ritrovate?

L’altro interrogativo importante è: perché Liliana ha lasciato gli smartphone a casa, dato che contenevano anche il suo green pass, fondamentale per l’ingresso nei luoghi e sui mezzi pubblici?

I telefoni e i messaggi cifrati

Per me la chiave di tutto è nei telefoni di Lilly. Voglio che i telefoni parlino”, ha detto Sebastiano a “Quarto grado”. Gli smartphone sono un iPhone e un Samsung, uno dei quali era appartenuto alla figlia di Sebastiano, che è morta. Liliana non effettuava telefonate con quello, il numero pare non lo avesse nessuno, ma ci navigava solo su Internet.

Sebastiano, pur non credendo alla relazione con Claudio, ha spiegato che i due si scambiavano messaggi in codice. Tra essi spicca un misterioso “Cambè?” ma anche “Spetosempreunsegnal”.

La cyclette

Claudio ha raccontato di aver ricevuto da Liliana Resinovich una cyclette usata: la donna gliela avrebbe fatta trovare a sorpresa sul pianerottolo. Sebastiano dice di non sapere a chi fosse stata donata, di esserne venuto a conoscenza giovedì da un’amica, ma che la coppia se ne sarebbe disfatta due anni fa. Non si sa se la presunta relazione tra Claudio e Lilly possa essere dunque retrodatata, tuttavia i due si conoscevano da molti anni e tra loro in questo tempo potrebbe essere rimasto un rapporto di amicizia fino all’incontro della scorsa estate.

L’omicidio secondo Claudio

Per Claudio, Lilly non avrebbe mai potuto suicidarsi: secondo lui, non avrebbe mai scelto di togliersi la vita in quel luogo e comunque tra la scomparsa e il ritrovamento intercorrono alcune settimane, per cui il cadavere avrebbe dovuto essere stato sfigurato dagli animali.

Il posto dove l’hanno trovata è talmente pieno di rovi… C’erano spine dell’acacia, alte due centimetri”, ha commentato Claudio a “Quarto grado”. L’uomo afferma che anche le scarpe della donna, ritenute così importanti per capire se nel luogo del ritrovamento ci è giunta da sola o è stata trasportata, potrebbero essere state sporcate ad hoc dal suo eventuale assassino.

Ho corso sempre maratone, ma questa è la peggiore di tutte”, ha chiosato l’uomo.

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