Cronache

Stupro nel campus universitario: le violenze choc sulla studentessa. "Si cerca uno straniero"

L'aggressore si sarebbe introdotto all'interno del campus e avrebbe bussato a varie porte prima di trovare la sua vittima. Si indaga per violenza sessuale

Stupro nel campus universitario: le violenze choc sulla studentessa. "Si cerca uno straniero"

L'intera comunità universitaria torinese è sotto choc per quanto avvenuto nella notte tra sabato 29 e domenica 30 ottobre nella residenza universitaria "Paolo Borsellino", gestita dall'Edisu, che si trova nelle vicinanze del Politecnico. Una studentessa è stata aggredita da un uomo che si sarebbe introdotto nel campus. I fatti si sono verificati poco dopo la mezzanotte e pare che l'autore dell'aggressione sia un uomo di origine africana.

Si sa ancora molto poco della dinamica, le forze dell'ordine stanno ancora effettuando le indagini sul luogo dell'aggressione ma si indaga per violenza sessuale. Quel che si sa al momento è che la vittima è una giovane ragazza di Messina che si trova a Torino per ragioni di studio e che al momento si trova ricoverata in ospedale. Edisu ha messo a disposizione dei suoi genitori una stanza per tutto il tempo che sarà necessario per stare al fianco della studentessa. Una prima ricostruzione è stata fatta dalla ragazza stessa. Ha raccontato alle forze dell'ordine di aver sentito bussare alla porta e, credendo che si trattasse di un altro studente, non si è posta troppe domande e ha aperto, trovandosi però davanti il suo aggressore. La giovane sarebbe stata colpita con violenza alla testa dall'uomo, che le ha provocato un trauma cranico, e poi sarebbe stata violentata.

Alcuni studenti hanno raccontato di aver sentito bussare anche alle loro porte. Se le riprese delle telecamere dovessero confermare che a bussare è stato lo stesso uomo, significherebbe che l'aggressore non ha scelto la sua vittima in modo specifico ma a caso, senza criteri. La vittima ha già dichiarato di non conoscere quella persona. Nel frattempo è caccia all'uomo a Torino: l'aggressore, infatti, non è stato rintracciato e si stanno analizzando tutte le immagini disponibili delle telecamere di sorveglianza per cercare di tracciarne il percorso e un identikit accurato. Resta da capire come abbia fatto l'uomo a introdursi all'interno del residence presidiato 24 ore su 24 dalla portineria. Intanto Edisu ha già garantito che verrà rafforzata la sicurezza.

"Si tratta di un episodio gravissimo che ci lascia sgomenti. Le forze dell'ordine stanno cercando il responsabile e hanno tutto il nostro sostegno. Esprimo la nostra vicinanza e la solidarietà alla giovane studentessa", si legge in una nota del sindaco di Torino, Stefano Lo Russo. Anche Alberto Cirio, governatore della Regione Piemonte, si è espresso sulla vicenda: "Ho già sentito il presidente Edisu Sciretti, perché siamo sgomenti per quanto avvenuto stanotte. Lo sono come presidente, ma ancora prima come padre, e mi stringo a questa ragazza e alla sua famiglia. La Regione farà tutto ciò che è nelle sue possibilità per essere al loro fianco".

Tranchant la posizione di Augusta Montaruli, deputata di Fratelli d'Italia: "Chi deve controllare gli accessi alle palazzine Edisu? Chiediamo risposte chiare e una indagine interna se necessario, perché lo stupro di una studentessa avvenuto oggi non sia trattato come un semplice fatto di cronaca. Ci sarebbero responsabilità che non riguardano solo chi brutalmente ha commesso il fatto ma anche chi sarebbe preposto a controllare gli accessi. Le palazzine non sono un posto dove può entrare chiunque, se e’ avvenuto le responsabilità devono essere chiare, individuate, punite".

Anche il Siup ha rilasciato una dichiarazione: "La scarcerazione anticipata per chi commette questi atti di violenza non può annoverarsi nemmeno a titolo di rieducazione. La rieducazione per questi soggetti è scontare la pena nella sua pienezza e nei modi previsti da uno Stato di diritto, ma null'altro". Il sindacato ha poi aggiunto: "Che poi l'autore della violenza sia uno straniero nulla toglie alla gravità del reato - continua la nota - se non per dimostrare per l'ennesima volta come l'accoglimento e l'integrazione rischiano di essere semplici 'slogan' che di fatto rappresentano una pia illusione affatto in grado di marginare le continue ondate migratorie.

Individui allo sbando e privi di scrupoli che aggravano ulteriormente il lavoro delle forze dell'ordine nella loro azione di prevenzione e repressione dei reati. Nessuna tolleranza per reati di questo tipo, è ora che le norme assurgano veramente alla loro deterrenza funzionale".

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