Tassista pestato finisce in coma. Giudici assolvono gli imputati

Per i giudici si è trattato di legittima difesa. E così due ragazzi che nel luglio 2017 pestarono un tassista finito poi in coma, sono stati assolti

Tassista pestato finisce in coma. Giudici assolvono gli imputati

Per i giudici si è trattato di legittima difesa. E così due ragazzi che nel luglio 2017 pestarono un tassista finito poi in coma, sono stati assolti dalle accuse evitando una condanna a 6 anni di carcere. I due giovani, Nicola Fossatocci e l'iraniano Houman Ajamy Abbasalizadeh avevano chiesto al tassista di essere accompagnati in centro a Firenze, nei pressi di piazza Beccaria. Al momento del pagamento chiesero di poter usare il bancomat. Il tassista si sarebbe rifiutato di accettare il pagamento con carta e da qui è scaturita una discussione. Secondo alcuni video mostrati durante il processo sarebbe stato il tassista ad alzare le mani per primo.

Probabilmente per la paura di essere derubato o truffato. I due giovani avrebbero risposto picchiandolo a loro volta. Dopo qualche ora il tassista ha perso i sensi a causa delle gravi lesioni cerebrali riportate. Da quel momento non si è più ripreso. Per i due ragazzi l’accusa aveva chiesto 6 anni per lesioni gravissime. Il parere dei giudici è però stato diverso.

Al processo erano stati ammessi come parte civile i familiari di Ghirelli, assistiti dall'avvocato Bianca Maria Giogoli e la cooperativa di taxi a cui era associato il tassista. I familiari del tassista "sono sconvolti", ha fatto sapere il legale, che valuterà il ricorso dopo il deposito delle motivazioni. E un ricorso potrebbe partire anche dalla Procura.

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