È un uomo ma veste donna: la nuova tendenza è il crossdressing

Stefano però ci tiene a precisare che il suo orientamento sessuale non è per niente influenzato dall'abbigliamento

È un uomo ma veste donna: la nuova tendenza è il crossdressing

Vestirsi da donna e sentirsi uomo (dentro). Una scelta di vita coraggiosa ma non casuale, che si legge sotto la voce di "crossdressing". Così Stefano Ferri racconta la sua storia insolita.

La mattina quando si sveglia, da sette anni si veste da femmina. Casual, elegante, dipende delle occasioni. "È Stefania, la Stefania che è in me, che decide quel che devo indossare. Da quando l’ho conosciuta, mi sento così libero e leggero", spiega. La sua scelta estetica e di vita ha un nome: si chiama "crossdressing". Stefano è un crossdresser, gli piace portare indumenti, scarpe e accessori del sesso opposto. Domani, alle 17 allo Spazio Piemonte del Padiglione 2, racconterà la sua esperienza con Maurizio Gelatti e Alessia Giorda, nell’incontro "Crossdressing di ieri e oggi", organizzato dal Coordinamento Torino Pride e dalla Regione, che quest’anno ha dedicato la presenza al Salone alla battaglia per i diritti Lgbt, e non solo.

Stefano però ci tiene a precisare che il suo orientamento sessuale non è per niente influenzato dall'abbigliamento, anzi: il crossdresser intende proprio scardinare le convenzioni sociali in materia di abbigliamento. "Io resto uomo in tutto e per tutto, innamorato della donna che ho sposato e con cui ho fatto una figlia meravigliosa - specifica il manager-. Chi non mi conosce resta spiazzato. C’è in me una separazione che è rimasta, delle due nature di uomo e donna. Tutti noi le abbiamo, si mescolano in infinite combinazioni psicologiche. È dovere primario di ognuno provare a vivere al cento per cento questo mix che la natura ci ha dato".

Dopo anni non semplici, di tormento interiore che è durato un terzo della sua vita, dai 30, Stefano ha capito che giacca e cravatta gli stavano stretti. Che tubini e gonne gli calzavano a pennello e con loro si sentiva bene.

Tanto che oggi ha iniziato anche a fare shopping con la moglie. Ma gli armadi rimangono separati: "Io porto il 42 di piede e ho il 50 di taglia, la mia consorte calza il 38 e indossa la 42. Nostra figlia, però, avrà un’ampia scelta di abiti da cui attingere", scherza.

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