Coronavirus

Perché la Delta non fa paura: lo studio che promuove i vaccini

Pfizer e AstraZeneca coprono bene anche contro la variante Delta se viene completato il ciclo vaccinale con due dosi: è quanto afferma lo studio appena pubblicato sul New England. "I vaccini funzionano"

Perché la Delta non fa paura: lo studio che promuove i vaccini

Ottime notizie dal fronte Covid-19: i vaccini contro il coronavirus prodotti da Pfizer e AstraZeneca hanno un elevato livello di efficacia anche per quanto concerne la variante Delta. È importante, a questo punto, "calmare" l'eccessivo allarmismo contro la variante e l'ansia dovuta ai numeri dei contagi giornalieri: gli ospedali restano vuoti e i vaccini funzionano.

Cosa dice lo studio

È quanto emerso da un nuovo studio pubblicato sul New England Journal of Medicine svolto per stimare l'efficacia della vaccinazione contro la malattia causata dalla versione originale della Sars-Cov-2 e dalla variante Delta da quando quest'ultima ha iniziato a circolare. "Le varianti sono state identificate con l'uso del sequenziamento e sulla base dello stato del gene spike. I dati su tutti i casi sequenziati sintomatici di Covid-19 in Inghilterra sono stati utilizzati per stimare la proporzione di casi con entrambe le varianti in base allo stato della vaccinazione dei pazienti", scrivono i ricercatori, secondo cui "l'efficacia dopo una dose di vaccino (Pfizer o AstraZeneca) era notevolmente inferiore tra le persone con la variante Delta (30,7%) rispetto a quelle con la variante Alfa (48,7%). I risultati sono stati simili per entrambi i vaccini". Con il vaccino Pfizer, l'efficacia con due dosi è stata del 93,7% tra le persone con la variante Alfa e dell'88,0% tra quelli con la variante Delta. Insomma, appena qualche punto in meno ma la copertura contro il virus rimane sempre molto alta. A questo punto, le notizie sono più che rassicuranti per vivere un'estate più serena possibile.

Copertura migliore dopo la seconda dose

Con il vaccino AstraZeneca (con adenovirus), invece, si è visto che l'efficacia con due dosi è stata del 74,5% tra le persone con la variante Alfa e del 67,0% fra quelli con la variante Delta. Anche in questo caso, sono state notate solo minime differenze nell'efficacia del vaccino con la variante Delta rispetto alla variante Alfa dopo la ricezione di due dosi di vaccino. In assoluto, le differenze nell'efficacia del vaccino sono risultate più marcate dopo la ricezione della prima dose. La notizia più importante, in questo momento, è che i vaccini funzionano perché in tutti i casi sono stati riscontrati alti livelli di efficacia contro la variante Delta e la malattia sintomatica dopo la somministrazione di due dosi. Le stime risultano soltanto leggermente inferiori alla stima dell'efficacia del vaccino contro la variante Alfa. Questa scoperta, secondo il New England Journal of Medicine, sostiene gli sforzi per massimizzare l'assorbimento del vaccino con due dosi tra le fasce di popolazioni vulnerabili, in particolare nel contesto della diffusione della variante Delta.

"Buona fortuna a chi decide di rischiare"

La notizia pubblicata sulla prestigiosa rivista scientifica inglese è stata rilanciata anche dal Prof. Matteo Bassetti, primario di Malattie infettive all'ospedale San Martino di Genova, sul profilo Facebook. "I vaccini funzionano quindi su tutte le varianti più diffuse. Chi non si è vaccinato e non si vaccinerà sarà destinato ad essere contagiato dalla variante Delta che da agosto sarà predominante anche in Italia. Buona fortuna a chi decide di rischiare", è il commento dell'infettivologo. Gli fa eco Roberto Burioni, virologo dell'Università Vita-Salute San Raffaele di Milano, sul sito di divulgazione medico-scientifico 'MedicalFacts.it' commentando quando pubblicato sul New England. "I vaccini attualmente disponibili, specie quelli a mRna, sono estremamente efficaci contro la variante Delta, che purtroppo è contagiosissima. La loro efficacia fa prevedere che un utilizzo molto esteso potrebbe fare abortire eventuali nuove ondate epidemiche. Però bisogna vaccinarsi tutti". Per la variante Delta questi esperimenti sono stati fatti e hanno dato risultati "molto lusinghieri. È vero che l'attività bloccante (correttamente si chiama neutralizzante) dei sieri nei confronti di Delta è diminuita - aggiunge il virologo - ma rimane molto al di sopra di quello che consideriamo il livello di guardia".

"Disinformazione azzerata dallo studio"

"Ancora una volta i dati empirici rispondono ai tentativi di distorsione della realtà: 2 dosi di Pfizer o 2 dosi di Astrazeneca proteggono anche dalla variante Delta del Sars-Cov-2, con una diminuzione minima di efficacia rispetto alle altre varianti". Così sui social il deputato di Forza Italia, Sestino Giacomoni, membro del coordinamento di presidenza del partito azzurro. "Lo dimostrano -continua- i dati raccolti da Public Health England, e pubblicati sul New England Journal of Medicine. L'analisi ha confermato che una sola dose non basta. Completare le 2 dosi di vaccino è l'unica arma che abbiamo per sconfiggere il Covid.

Oggi per fortuna non mancano i vaccini, ma mancano le persone da vaccinare ed allora ben vengano gli spot istituzionali, magari coinvolgendo tutta la squadra di calcio, che ha appena vinto gli europei, ma oltre agli spot - conclude Giacomoni - serve il Green pass per i grandi eventi e per riaprire tutto subito, anche le discoteche, ed altre proposte per incentivare tutti a vaccinarsi, su cui Forza Italia sta lavorando".

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