Cultura e società

Guerra e fine della monarchia: le previsioni di Nostradamus

Anche per il 2023 Nostradamus aveva fatto alcune previsioni nelle sue quartine. Non tutte positive, come nel suo stile, tra viaggi su Marte e la fine della monarchia britannica. Cattive notizie anche per l'Europa

Guerra e fine della monarchia: le previsioni di Nostradamus

Immancabili, come gli auguri copia e incolla su WhatsApp, le bollicine e il panettone, arrivano anche in questa fine 2022, le profezie di Nostradamus per il prossimo anno, il 2023, su cui si ripongono grandi aspettative. Il famoso scrittore, indovino e astrologo francese del XVI secolo, nel libro Centuries et prophéties del 1555, scritto in quartine in rima e raccolte in gruppi di cento, così come per l'anno che sta per concludersi, non aveva grandissime aspettative, a cominciare da una possibile guerra nucleare.

Cosa aveva previsto in passato

Sono in molti a credere che alcuni dei principali eventi del passato fossero già stati previsti da Nostradamus, come gli attacchi alle Torri Gemelle dell’11 settembre 2001, l’ascesa di Hitler, associato all'Anticristo di cui si parla nelle sue quartine, lo sbarco sulla Luna o la pandemia di Covid; ma c'è da dire che è anche semplice associare alle sue criptiche frasi un evento futuro. Dello stesso parere non sono però molti studiosi che da decenni cercano di trarre verità e profezie dai suoi scritti, che ritengono estremamente precisi.

Cosa ci aspetta per il 2023

Sette mesi di grande guerra, gente morta per il male”, si legge in una quartina, che come inizio non è proprio incoraggiante, e si riferirebbe ad un probabile terzo conflitto mondiale. Se si guardano le previsioni per il 2022 c'era chi aveva letto la stessa cosa, e la guerra tra Russia e Ucraina sembrava, almeno in parte, avergli dato ragione. Quest'anno però tutto partirebbe dalle tensioni tra la Cina e da Taiwan, iniziate già da tempo.

Previsioni funeste anche per quanto rigurda la guida della Chiesa. Un'altra profezia indica che ci sarà un nuovo pontefice, e che l'attuale Papa Francesco lascerà il suo posto a causa dell'età avanzata. La nuova guida però, sempre secondo Nostradamus, sarà oscura e pericolosa e darà vita ad un grande scandalo. Ad onor del vero, spesso le previsioni di Nostradamus si sono concentrate sulla Chiesa, ma di quelle precedentemente fatte, nessuna si è mai avverata.

Ci si augura a questo punto che anche quella che prevede l'esplosione di una bomba nucleare non vada a buon fine: "Per 40 anni l'arcobaleno non apparirà. La terraferma diventerà più secca e ci saranno grandi inondazioni. Per 40 anni l'arcobaleno non apparirà. La terraferma diventerà più secca e ci saranno grandi inondazioni", dice una quartina riferita al 2023 che continua con: "Come il sole, la testa brucerà il mare splendente: i pesci vivi nel Mar Nero quasi bolliranno". Secondo gli studiosi dell'astrologo, si riferirebbe all'esplosione di una bomba nucleare che colpirebbe principalmente l'Europa. Questo accellererebbe il cambiamento climatico e sarebbe l'inizio di una catastrofe ambientale che coinvolgerebbe tutto il pianeta.

Nonostante fossero state scritte secoli prima, non sarebbe la prima volta che Nostradamus parla di viaggi nello spazio. Per il 2023 ha previsto l'arrivo su Marte, il pianeta rosso. Questo si legherebbe, in effetti, alle parole di Elon Musk che con la sua compagnia SpaceX sarebbe intenzionato a portare su Marte un veicolo spaziale con equipaggio, nel 2029. Le date tra la previsione di Nostradamus e quella di Musk non coincidono, ma un errore temporale su un libro di 467 anni può comunque starci.

La previsione sulla monarchia britannica

In una delle quartine si legge: "Fuoco celeste sull'edificio reale", e in molti sostengono che si tratti di una previsione specifica sulla monarchia inglese. Il dubbio al momento è se 'fuoco' sia inteso letteralmente, come un incendio a Buckingham Palace, o più metaforicamente sull'istituzione stessa. Se fosse questo il caso, potrebbe trattarsi del libro del principe Harry in uscita a gennaio, che potrebbe sconvolgere dalle fondamenta l'istituzione reale.

Per la sensitiva australiana Rose Smith però, la frase si riferirebbe in realtà a Re Carlo III che nel 2023, per questioni di salute, lascerebbe il trono al figlio William.

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