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Punture nella pancia per dimagrire? Tutti i rischi

Dopo che alcuni personaggi pubblici, fra i quali Elon Musk, hanno dichiarato di ricorrere ai farmaci antidiabetici per ridurre il girovita, c'è stata un'impennata di richieste. Ma uno studio lombardo mette in guardia

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Farmaci per il diabete usati da chi desidera dimagrire. Punturine nella pancia per perdere il girovita. Pare che anche Elon Musk abbia ammesso di farne uso. Ma non si tratta di soluzioni innocue.

Sappiamo che non esistono medicinali specifici per risolvere sovrappeso o obesità. Davanti ai chili di troppo le strade raccomandate sono altre: adottare adeguati stili di vita, dunque attività fisica e alimentazione calibrata, e trovare in se stessi la determinazione per perseguirli.

Ma accade, sempre più spesso, che si prescrivano punture sulla pancia a chi non riesce a smaltire i chili in eccesso. Si tratta di anti diabetici usati off label, molecole che tengono sotto controllo la glicemia, riducendo il senso di fame. Non sono farmaci di libera vendita, occorre sempre una prescrizione medica, ma l’appeal che circonda queste soluzioni o, ancora, la pubblicità indiretta data dalle star che dichiarano di farne uso per perdere peso, ha fatto crescere il numero delle richieste come testimoniano alcuni medici di base lombardi.

I rischi

Alcuni studi però mettono in guardia: le punturine dimagranti sono associate a un rischio aumentato di tumore al pancreas. Uno di questi è stato condotto dall’università Bicocca in collaborazione con l’Università del Belgio e divulgato nel 2018.

Lo studio

I ricercatori hanno dichiarato di aver intrapreso il lavoro poiché “sono state sollevate preoccupazioni su un possibile aumento del rischio di cancro al pancreas associato a terapie a base di incretine”. Dunque le segnalazioni sono arrivate, ben prima del 2018.

Sono stati esaminati i rischi di cancro al pancreas tra i pazienti con diabete a cui erano stati prescritti farmaci incretinici usando i database delle assicurazioni e servizi sanitari pubblici del Belgio e della Regione Lombardia.

Sono stati formati due gruppi per analizzare la storia clinica dei partecipanti retrospettivamente esaminando gli anni dal 2008 al 2013.

A un gruppo era stato prescritto per la prima volta un farmaco incretinico (punture nella pancia), a un altro un farmaco ipoglicemizzante orale. I tumori al pancreas fra gli appartenenti al primo gruppo sono stati superiori al secondo di 2,14 volte (in altri studi svolti in precedenza si è parlato di un'incidenza superiore di 2,7 e di 2,9 volte).

Gli autori hanno concluso dicendo che “la prescrizione con incretine è associata a un aumentato rischio di cancro al pancreas”.

E che “sono necessari ulteriori studi per valutare il rischio di cancro al pancreas associato all'uso a lungo termine di farmaci incretinici”.

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