Milano

E ora la sinistra eco chic pensa di tassare anche la sosta delle auto dei residenti

Allo studio dell'amministrazione un «fisso» per mettere le auto sotto casa

E ora la sinistra eco chic pensa di tassare anche la sosta delle auto dei residenti

Sono 100mila e 699 le famiglie residenti a Milano che hanno più di un'automobile. Potrebbero essere loro a pagare la tariffa allo studio del consiglio comunale sulla sosta per i residenti dalla seconda auto di proprietà. Il Consiglio comunale, entro marzo, discuterà la formale richiesta alla giunta di introdurre il pagamento di una tariffa per la sosta sulla seconda auto ai residenti. ma c'è chi come Marco Mazzei, consigliere comunale della Lista Sala e presidente della commissione Mobilitò attiva che vorrebbe «stabilire che la sosta è tutta, sempre, a pagamento, definendo al tempo stesso una serie di criteri che proteggano i redditi più bassi e che introducano gradualità sull'applicazione alla prima automobile».

Attualmente non è previsto alcun prezzo per i residenti che richiedono il pass al Comune per poter parcheggiare gratuitamente negli stalli gialli o blu entro 800 metri da casa, mentre chi ha il domicilio in città deve corrispondere a Palazzo Marino 100 euro l'anno per il posteggio di prossimità.

Secondo il report di Amat, ammontano a 402 mila e 799 i contrassegni gratuiti per la sosta residenziale. Il 75 per cento dei pass è assegnato alle famiglie in possesso di una sola automobile. Per loro la sosta rimarrebbe gratuita. A pagare la tariffa, al momento, sarebbero invece le famiglie che hanno più di un'auto: i circa 80mila nuclei, che si aggiungono alle ventimila famiglie hanno richiesto il pass per tre o più automobili. L'ipotesi iniziale su cui si sta ragionando è introdurre il pagamento di un ticket per poter avere il pass per la seconda automobile. Ma i criteri di tariffazione sono ancora tutti da decidere. Ad essere salvaguardate, potrebbero essere la fasce di reddito più basse della popolazione sulla base dell'Isee. Così i pagamenti potrebbero essere valutati anche sulla base della categoria dei veicoli, colpendo le auto più inquinanti.

Con la solita contraddizione della sinistra milanese che continua a colpire chi è meno abbiente: se con Area B e C sono stati introdotti divieti di accesso alla città e alla Cerchia dei Bastioni alle auto più inquinanti e quindi più vecchie, colpendo di fatto chi non può permettersi di comprarsi un'auto nuova, ora si prosegue il ragionamento sulla sosta cercando nuovamente di fare cassa sulle pelle dei milanesi, sotto l'ipocrita maschera dell'ecologia.

L'assessore all'Ambiente Elena Grandi si appella al Piano Aria Clima, approvato nel 2020 e che punta a ridurre il numero delle auto circolanti in città e al fatto che nelle metropoli europee sia già in vigore il pagamento per la sosta delle auto dei residenti. Una lotta alle auto a fronte del dato che indica un abbandono della metropolitana da parte del 20 per cento dei passeggeri, e quindi del fatto che una buona parte degli spostamenti è tornata sull'auto privata. ma lascia il tempo che trova sostenere che si incentiva l'uso dei mezzi pubblici aumentando il biglietto, tagliando le corse e tassando la sosta delle auto.

Non solo, il Comune sta pensando anche ad aumentare se non raddoppiare il ticket di ingresso in area C e introdurre il pagamento in Area B. Si salvi chi può.

MBr

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