La notizia era nell’aria da giorni. Adesso è arrivata l’ufficialità. L'amministrazione Biden ha annunciato l'imposizione di nuovi dazi sulle importazioni di auto elettriche cinesi, batterie avanzate, pannelli solari, acciaio, alluminio e attrezzature mediche. Gli Stati Uniti hanno dunque inaugurato una nuova guerra dei dazi contro la Cina che, dal canto suo, potrebbe presto rispondere con tariffe sui prodotti Usa. Il motivo che ha spinto Joe Biden ad attuare questa mossa - rischiosa in quanto potenzialmente in grado di aumentare le frizioni tra le due maggiori economie mondiali - è prettamente elettorale. Le elezioni presidenziali, del resto, sono dietro l’angolo. E l’attuale inquilino della Casa Bianca intende attivare la leva cinese per incrementare i suoi consensi in vista della sfida che, il prossimo novembre, dovrebbe contrapporlo a Donald Trump.
Cosa succede tra Washington e Pechino
I funzionari dell’amministrazione Biden hanno affermato di ritenere che i dazi non aggraveranno le tensioni con la Cina, anche se si aspettano una reazione del gigante asiatico. Nello specifico, i dazi verranno introdotti gradualmente nei prossimi tre anni, mentre quelli che entreranno in vigore nel 2024 copriranno veicoli elettrici, pannelli solari, siringhe, aghi, acciaio e alluminio e altro ancora. Attualmente ci sono pochissimi veicoli elettrici provenienti dalla Cina negli Stati Uniti, ma il governo teme che i modelli a basso prezzo resi possibili dai sussidi del governo cinese possano presto iniziare a inondare il mercato nazionale.
La Cina ha subito reagito, rilasciando una dichiarazione secondo cui i dazi "incideranno seriamente sull’atmosfera della cooperazione bilaterale". Non solo: Pechino ha accusato Biden di fare campagna elettorale. Secondo l'agenzia cinese Xinhua, "l'aumento dei dazi appena annunciato è per lo più una mossa simbolica con cui l'amministrazione Biden sta cercando di giocare duro con la Cina nel contesto della campagna elettorale sempre più agguerrita per la candidatura alla presidenza". La Cctv ha invece parlato di "abuso di misure protezionistiche da parte degli Usa".
La mossa (elettorale) di Biden
Washington, insomma, quadruplicherà le tariffe sulle importazioni dei veicoli elettrici cinesi, nell'ambito di aumento dei dazi su importazioni cinesi pari a 18 miliardi di dollari. Biden ha così rafforzato le tariffe imposte nel 2018 da Trump, con l'obiettivo di togliere terreno all'avversario di novembre e dimostrare agli elettori americani, in particolare negli stati della Rust Belt, di avere il miglior piano per difendere l'industria automobilistica americana dalla competizione cinese.
La Casa Bianca ha detto che i dazi sulle auto elettriche passeranno dal 25% al 100%, sottolineando che al momento il principale produttore di auto elettriche cinesi, Byd, le vende anche a 10mila dollari.
"La Cina sta usando i soliti trucchi di prima per spingere la sua crescita a scapito degli altri continuando ad investire nonostante l'eccessiva produzione cinese e inondando il mercato di esportazioni sottoprezzo a causa di pratiche inique", ha affermato Lael Brainard, consigliera economica della Casa Bianca.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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