Economia

Caldaie a gas, stop alla vendita dal 2029: ecco le nuove regole Ue

Con il Repower EU si cercherà di ridurre al minimo le emissioni di gas a combustibile fossile e si proverà a dire addio alle fonti fossili importate dalla Russia

Caldaie a gas, stop alla vendita dal 2029: ecco le nuove regole Ue

Al bando le caldaie a gas. Dal 2029, secondo il piano della Commissione Europea per far fronte al riscaldamento globale, si punterà al risparmio energetico.

Il maxi piano, denominato Repower EU, è stato presentato l’8 marzo scorso, ed è composto da un ventaglio di misure che mirano, tra le altre cose, alla sostenibilità e a portare a zero la dipendenza energetica dalla Russia. Tutto ciò sarà possibile attraverso l’introduzione di "limiti di progettazione ecocompatibile più rigorosi per i sistemi di riscaldamento, che implicano il 2029 come data finale per l’immissione sul mercato di caldaie a combustibili fossili autonome", come si legge nella comunicazione.

Il futuro dei consumi residenziali in Europa sarà pertanto caratterizzato, a partire dal 2025, dalla graduale abolizione di caldaie a combustibile fossile soppiantate dall'introduzione dei pannelli solari obbligatori per le case. Lo scopo sarà, quindi, quello di incoraggiare alla sostenibilità attraverso le pompe di calore e agevolare la sostituzione delle vecchie caldaie, "nonché l’allacciamento a sistemi di teleriscaldamento efficienti nelle aree densamente popolate".

Il piano sarà utilizzato dai singoli paesi dell’Unione Europea e verrà messo in atto a seconda delle regole che ritengono più opportune. Ogni paese dovrà indicare delle go-to areas ovvero delle zone per cui il permitting ha un iter accelerato. La Germania, per esempio, come scrive Il Corriere, vieterà l'installazione di qualsiasi nuovo impianto di riscaldamento a combustibili fossili a partire dal 2025.

Per quanto riguarda la situazione italiana, già da diversi anni questo tipo di caldaie non vengono più installate negli appartamenti di nuova costruzione, ma con queste nuove linee si punta alla sostituzione dei vecchi sistemi di riscaldamento a gas. Aumentare gli energy savings e ridurre la domanda di energia sono le misure che possono contribuire di più a potenziare la sicurezza energetica europea.

Inoltre, il piano Repower EU, da 300 miliardi di euro, 225 in finanziamenti e sovvenzioni, 75 come prestiti, proverà a dire addio alle fonti fossili importate dalla Russia nel giro di 5 anni. "Più diventiamo interdipendenti in Europa, più diventiamo indipendenti dalla Russia – ha annunciato Ursula Von der Leyen con un tweet – L’obiettivo finale è un mercato europeo interconnesso per l’energia pulita. Questo è il fondamento di una vera Unione dell’energia pulita.

Ed è così che noi ri-potenziamo l’Ue".

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