Economia

Caro bollette e libero mercato: cosa fare per risparmiare su luce e gas

Negli ultimi tempi anche gli utenti che hanno sottoscritto contratti con tariffe bloccate si sono ritrovati a pagare di più per le modifiche unilaterali effettuate dai fornitori

Caro bollette e libero mercato: cosa fare per risparmiare su luce e gas

“La pubblicità è l’anima del commercio”. La storica citazione di Henry Ford, il fondatore dell’omonima casa automobilistica statunitense agli inizi del Novecento, tra le più importanti al mondo ancora oggi, resta sempre attuale, anche nella sua accezione più negativa. Non sempre gli spot sono veritieri, anzi, molto spesso nascondono messaggi ingannevoli nei confronti dei clienti. Non sfuggono a questa regola le comunicazioni riguardanti i contratti di fornitura dell’energia elettrica e del gas. Di fronte ai considerevoli aumenti dei prezzi delle materie prime nell’ultimo anno (+83% per l’energia elettrica e +71% per il gas) nessun utente è più avvantaggiato di un altro, nonostante nel mercato libero esistano accordi sottoscritti con la tariffa bloccata.

Le modifiche unilaterali dei contratti

Anche coloro che si sentono in una botte di ferro avendo firmato un pagamento a prezzo fisso di luce e gas rischiano di vedersi improvvisamente aumentare il costo della bolletta. Ciò è possibile perché questo tipo di contratto prevede la possibilità della modifica unilaterale da parte del fornitore. In parole povere, il cliente può subire anche tutto d’un colpo un importante incremento del prezzo della bolletta senza potersi opporre. È ciò che sta accadendo sempre più spesso: le società che garantivano costi calmierati sono ritornate sui loro passi infliggendo dei veri e propri salassi agli utenti.

Il futuro resta il libero mercato

Seppure è palese il malcontento dei clienti, per il prossimo futuro la strada è segnata. Il mercato libero diventerà obbligatorio per tutti a partire dal primo gennaio 2024, anche se già oltre il 50% delle persone hanno deciso di lasciare il mercato a maggiore tutela. Il prezzo bloccato ha attirato gli utenti, i quali, però, hanno sottovalutato la presenza di alcune postille, la più importante delle quali dà la possibilità alle società fornitrici dei servizi di modificare unilateralmente le condizioni contrattuali. Il cliente, in ogni caso, deve essere informato per iscritto, con largo anticipo, dei cambiamenti che verranno effettuati, in modo da concedere la possibilità al sottoscrittore di recedere dal contratto senza alcun costo. “Da gennaio – ha dichiarato al quotidiano Il Giorno Marco Vignola, responsabile energia dell'Unione nazionale consumatori – c’è stato un boom di variazioni contrattuali. Sfortunatamente, a differenza di quanto vogliono raccontarci negli spot, che con i prezzi bloccati possiamo stare tranquilli senza preoccupazioni per un anno o due, un vero affare per chi aveva sottoscritto i contratti prima del giugno 2021, il Codice di condotta commerciale prevede invece la possibilità per il venditore di cambiare le carte in tavola”.

Qual è la procedura per modificare le tariffe dei contratti

La società che vuole aumentare i prezzi delle bollette di luce e gas, modificando unilateralmente il contratto, ha l’obbligo di inviare la comunicazione al cliente con tre mesi di anticipo integrandola con la stima della spesa annua per i dodici mesi successivi. Se invece si tratta di un'evoluzione automatica prevista dal contratto il preavviso dovrà essere dato due mesi prima.

Da parte sua, l’utente ha un solo modo per difendersi dagli aumenti indiscriminati dei fornitori: recedere dal contratto e trovare sul mercato una società che offre tariffe migliori.

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