Politica economica

Enel sfida la Cina con una mega fabbrica per i pannelli solari

Piano da 600 milioni alla 3Sun di Catania. Pichetto: "L'Italia si rende indipendente"

Enel sfida la Cina con una mega fabbrica per i pannelli solari

Enel lancia da Catania uno dei pannelli solari più efficienti al mondo: a tendere, il 10% in più rispetto a quelli attuali. Una produzione made in Italy, che trasforma l'energia del sole in elettricità, e che prenderà forma nella Gigafactory da 3 GW in costruzione nell'Etna Valley. Un progetto che sarà l'evoluzione (15 volte più grande) della storica fabbrica di pannelli inaugurata nel 2011 sempre sotto la guida dell'attuale ad Francesco Starace.

All'epoca 3Sun era un progetto a tre con Sharp e Stm, con una capacità produttiva di 160 MW. Ma in questi 12 anni molte cose sono cambiate e la società che nel 2014 è diventata 100% di Enel Green Power ha prodotto prima pannelli a film sottile e poi, nel 2018, il primo pannello bifacciale: utilizzabile su entrambi i lati.

Ad aprile 2022, la svolta, Enel Green Power e la Commissione europea hanno firmato un accordo di finanziamento agevolato a fondo perduto (118 milioni) per lo sviluppo di Tango (iTaliAN pv Giga factOry): un impianto di dimensioni industriali per la produzione di moduli fotovoltaici innovativi che nel complesso costerà 600 milioni.

A quasi un anno di distanza, questo progetto in itinere definito da Starace «strategico per la sicurezza e l'indipendenza energetica dell'Italia, e per rafforzare la filiera europea delle rinnovabili», è stato «celebrato» dal nuovo governo alla presenza anche del ministro dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica, Gilberto Pichetto Fratin: «Il significato politico forte di questo investimento è la sua funzione di affrancamento del nostro Paese dall'estero, e segnatamente dalla Cina», ha detto il ministro annunciando anche che il governo sta lavorando al decreto per sbloccare le Comunità energetiche rinnovabili e dare vita a veri e propri distretti energetici (15-20mila almeno).

Tornando all'innovazione Enel, in concreto, questi nuovi pannelli, che per ora saranno al servizio del mercato europeo (soddisfano una quota dell'8% del mercato) produrranno, a superficie standard, il 10% di energia in più: «l'efficienza sarà oltre il 30% rispetto al 20-22% dei pannelli attuali con costi il 10% più alti, ma che si recuperano grazie alla lunga vita del pannello, 30-40 anni, e a un rapporto tra efficienza e costi dell'energia più basso», spiega Eliano Russo, ceo di 3Sun.

L'obiettivo è portare la capacità produttiva da 200 megawatt di potenza attuale a 400 megawatt a fine 2023 per arrivare a 3 GW nel 2024. Negli obiettivi dichiarati dall'azienda c'è quello di creare mille nuovi posti di lavoro entro il 2024. Sul fronte della governance, Enel punta a cedere il 50% di 3Sun ed è in trattativa esclusiva con un fondo: «Ci sono tanti soggetti interessati per comprare questa tecnologia. Abbiamo chiuso un'esclusiva per una quota di 3Sun, e lo annunceremo nei prossimi giorni», ha detto Starace. In particolare, secondo alcune voci, il partner di Enel nella gigafactory sarà il fondo britannico NextEnergy Capital. Una mossa che permetterà a Enel di replicare altrove il progetto Catania: Qui stabiliamo un paradigma di fabbrica con una filosofia di progettazione, con una filiera italiana che costruisce impianti che vogliamo replicare in Italia, Europa e perché non nel mondo, per servire il mercato solare europeo e mondiale» dell'energia solare.

Tra gli obiettivi ci sarebbero Usa e Sud America.

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