Generali è la prima ad alzarsi sui pedali in una giornata di Borsa caratterizzata dai recuperi dopo lo spavento delle banche Usa. La compagnia assicurativa, infatti, ha rivelato conti del 2022 sopra le attese del consensus da molti ponti di vista. In primis, per il miglior risultato operativo di sempre a 6,5 miliardi di euro (+11,2%) oltre a un utile netto di 2,9 miliardi, in progresso del 2,3 per cento. I dati sono piaciuti, con il titolo che è stato tra i migliori del Ftse Mib con un progresso del 3,6% a 18,44 euro per azione.
«I risultati di Generali confermano il successo del nostro percorso di trasformazione», è stato il commento dell'amministratore delegato, Philippe Donnet. «Siamo in linea per realizzare gli obiettivi e le ambizioni del nostro piano strategico, perseguendo una crescita sostenibile anche in un contesto caratterizzato da eccezionali sfide».
Il gruppo, difatti, ha confermato tutti i target del suo piano industriale 2022-2024. Proprio a riguardo di cedole, il cda ha proposto ai soci un dividendo di 1,16 euro per azione, in aumento dell'8,4% per un'erogazione totale di 1,79 miliardi. La cedola sarà pagabile dal 24 maggio. Ricchi guadagni per l'imprenditore Francesco Gaetano Caltagirone (a cui fa capo il 6,46% di Generali), che dovrebbe incassare una cedola di circa 116 milioni, e per gli eredi Del Vecchio (al 9,82% del capitale)a cui andranno circa 176 milioni.
Scorrendo i numeri, si legge di premi lordi in leggera crescita a quota 81,5 miliardi (+1,5%), frutto di una forte crescita nei danni (+9,8%). Scende del 36,1%, invece, la raccolta netta Vita a 8,7 miliardi. La posizione di capitale peggiora leggermente, con il solvency ratio che scende al 221% (dal 227% di fine 2021). Su questo punto, però, il direttore finanziario, Cristiano Borean, ha detto di monitorare «il livello di solvibilità del gruppo post risultati e, a venerdì scorso, era vicino al 230%».
A deludere, secondo la banca d'affari Jefferies, è il dato sul capitale col patrimonio netto sceso del 44,7% a 16,2 miliardi per le riserve disponibili per la vendita legate all'andamento dei bond. I Btp in pancia al Leone sono scesi del 30% a 44 miliardi, dai 63 del 2021: un decremento dovuto principalmente a un calo del valore di mercato dei titoli. A Trieste non preoccupa il crac della Silicon Valley Bank: «Generali non ha di fatto alcuna esposizione nei confronti di Svb, se non portafogli di rischio terzi», assicura Borean.
Nel corso del 2022 il risultato operativo del settore Vita lievita a 35 miliardi (+25%). Ed è sempre in crescita quello del segmento Danni, a circa 2,7 miliardi dove il combined ratio si attesta al 93,2% (+2,4 punti percentuali), per effetto di una maggiore sinistralità, che riflette anche l'impatto dell'iperinflazione in Argentina. Generali ha liquidato sinistri per eventi naturali pari a 673 milioni, in aumento del 36% dai 493 milioni del 2021.
Il risultato operativo dell'asset & wealth management è di 972 milioni (-9,6%) e quello di Banca Generali a 334 milioni (-17,4%) risentendo del corso dei mercati finanziari. Infine, il risultato dell'Asset Management si attesta a 638 milioni (-5%), per effetto della riduzione delle masse in gestione.
A margine della presentazione dei risultati, Donnet non ha commentato la partecipazione a un intervento di sistema per salvare Eurovita, specificando che Generali «fa un altro mestiere».Il cda ha convocato a Trieste l'assemblea degli azionisti per il 26 e 28 aprile.
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