Economia

Rc Auto e Moto, oltre al danno la beffa: cambia tutto. Occhio agli aumenti

Quasi addio alla possibilità di sospendere della propria Rc auto-moto nei periodi di mancato utilizzo: il Parlamento Europeo vuole abolire questa regola con rincari per tutti i guidatori

Rc Auto e Moto, oltre al danno la beffa: cambia tutto. Occhio agli aumenti

Oltre al danno la beffa: i proprietari di moto e auto che hanno sottoscritto una polizza Rc che consente loro di sospendere il pagamento dell'assicurazione quando il veicolo rimane fermo per un certo periodo potrebbero veder svanire questo privilegio per colpa di una nuova direttiva dell'Unione europea.

Cos'è la clausola di sospensione Rc

La sospensione della polizza Rc Auto/Moto "è una possibilità a disposizione del guidatore, che può avere necessità di farvi ricorso per i più svariati motivi" e che influisce "sulla frequenza con cui si utilizza la propria auto o la propria moto. In circostanze particolari, dunque, i proprietari possono avere la necessità di tenere fermo il mezzo e di voler congelare la propria assicurazione, evitando in tal modo di continuare a pagare il premio assicurativo senza fare un uso effettivo del veicolo", afferma il regolamento pubblicato su Segugio.it. In pratica, auto o moto che sia, non si devono mai utilizzare.

Le nuove regole Ue

Purtroppo, però, l'Ue vuole rompere le uova nel paniere: tutto rischia di svanire entro 24 mesi a causa di un emendamento del Parlamento Europeo che vuole eliminare questa possibilità anche quando il veicolo rimane fermo in un'area privata e non viene utilizzato sul suolo pubblico: "l’obbligo assicurativo anche negli spazi privati non consentirà più ai guidatori di sospendere la polizza".

I rincari in arrivo

Come detto in apertura, oltre al danno ci sarà pure la beffa se non si farà qualcosa per bloccare la direttiva che costringerà, di fatto, a usufruire soltanto delle assicurazioni senza interruzioni: secondo l'analisi di Segugio, la polizza Rc Moto che include l’interruzione del contratto è più cara perché, nel terzo trimestre 2021, il costo si aggirava attornno alle 223,3 contro le 205,6 euro della polizza senza clausola di sospensione. Annualmente, però, il costo annuale è nettamente maggiore: sarà lo stesso per la polizza non sospendibile (205,6 euro), ma scenderà a 167,4 euro per quella sospendibile se si verifica un'interruzione del contratto dopo tre mesi e a 111,6 euro per una interruzione di sei mesi. Nel primo caso, il guidatore avrà un rincaro di 38 euro (+23%) rispetto al costo attuale, con i sei mesi, invece, si arriva ad un aumento di 94 euro che sono ben l'84% in più. Ecco, i rincari maggiori per i motociclisti saranno affrontati da ben 3 milioni di italiani.

La differenza fra Regioni

Le Regioni italiane maggiormente penalizzate dal provvedimento europeo saranno quelle del Sud dove quel tipo di polizza è più diffusa con picchi del 58,3% in Calabria, il 58% in Campania e il 55,1% in Puglia. "Staccate" le Regioni del Nord con 33,4% della Lombardia, 36% del Friuli e 37,3% del Trentino. Come riporta il

shtml" data-ga4-click-event-target="external" target="_blank" rel="noopener">Corriere, il 2021 è stato un anno molto favorevole per il mercato delle moto con un +15% di immatricolazioni nei primi dieci mesi e un +18% per i passaggi di proprietà.

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