Economia

Reddito di cittadinanza, occhio alla scadenza del 31 gennaio

Entro tale data, per evitare l'interruzione dell'erogazione dell'assegno, va rinnovata la Dichiarazione sostitutiva unica Isee

Reddito di cittadinanza, occhio alla scadenza del 31 gennaio

Il prossimo 31 gennaio sarà una data di fondamentale importanza per tutte quelle famiglie che hanno iniziato a percepire il reddito di cittadinanza a partire dallo scorso anno. Entro e non oltre tale data, infatti, dovrà essere rinnovata la Dichiarazione sostitutiva unica (Dsu) Isee relativa al 2021, scaduta il 31 dicembre. In caso contrario, l'Istituto nazionale di previdenza sociale (Inps) avrà la facoltà di sospendere l'erogazione dell'assegno.

Le Dsu sulla base delle quali viene calcolato l'Isee, che fanno riferimento preciso alla situazione patrimoniale e reddituale del nucleo familiare beneficiario dell'assegno relativa a due anni prima, contribuiscono infatti a determinare la spettanza del reddito di cittadinanza. Col passaggio al nuovo anno, tramite tali dichiarazioni, lo Stato chiede di poter verificare che le condizioni economiche di una determinata famiglia siano o meno rimaste invariate e consentano di beneficiare ancora di tale sussidio.

Per ottenere la continuità del versamento delle mensilità spettanti, ed evitare che nel frattempo l'Inps intervenga per bloccare l'erogazione dell'assegno, occorre quindi tenere ben presente la data del 31 gennaio. I beneficiari del reddito di cittadinanza dovranno quindi produrre una nuova Dsu Isee, precisamente quella relativa ai redditi e ai patrimoni del 2020, e dimostrare di rientrare nei parametri specifici.

Si tratta quindi di comprovare tali requisiti economici: 1)Isee inferiore a 9.360 euro; 2) valore del patrimonio immobiliare, diverso dalla casa di abitazione, non superiore ai 30mila euro; valore del patrimonio mobiliare non superiore a 6mila euro per un unico componente, incrementabile sulla base del numero dei membri della famiglia (fino a 10mila euro), di quello dei figli (1000 euro in più per ogni figlio oltre il secondo) o di eventuali componenti con disabilità (5mila euro in più per ciascuno di essi); valore del reddito familiare inferiore a 6mila euro l'anno, una soglia incrementata fino a 7.

560 euro ai fini dell'accesso alla pensione di cittadinanza.

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