Il congedo per i papà? Sarà obbligatorio e durerà un mese

Con la riforma il congedo di maternità passerà a sei mesi. Il 20% del tempo in questione dovrà essere fatto obbligatoriamente dal papà

Il congedo per i papà? Sarà obbligatorio e durerà un mese

Rivoluzione in vista per il congedo di maternità. Se tutto andrà secondo i piani del governo, quel periodo di pausa obbligatoria dal lavoro previsto per la donna con un impiego sarà esteso anche agli uomini.

Nei giorni scorsi, infatti, l’esecutivo ha annunciato l’intenzione di modificare il congedo di maternità portandolo a sei mesi rispetto ai cinque di oggi. Vi è un però. Il 20% del tempo in questione, quindi circa un mese, dovrà essere fatto obbligatoriamente dal papà.

Se tutto dovesse filare liscio, senza intoppi a causa di beghe nella maggioranza, la novità prenderà il via il prossimo anno. Entro la fine di marzo il governo dovrebbe presentare un disegno di legge. Il passo successivo sarà mettere nero su bianco il Def, il Documento di economia e finanza, che traccia la strada per la Legge di Bilancio da approvare entro la fine dell’anno.

Ma qualche problema già si intravede all’orizzonte. Il provvedimento, ovviamente, ha un costo. Secondo il Corriere della Sera quel mese in più andrebbe pagato dallo Stato in quanto sarebbe l’Inps a versare l’assegno di maternità al posto dello stipendio a carico dal datore di lavoro. E le cifre non sono tanto piccole. È già stato stimato che serviranno circa 350 milioni di euro l’anno per dare la possibilità ai papà di stare a casa per prendersi cura dei figli.

In pratica, per la riforma servono quasi la stessa cifra dell’ultimo prestito operato dal governo per Alitalia. Dove si prenderà il denaro per coprire i costi ancora non si sa. L’esecutivo ha garantito che non ci sarà un aumento delle tasse. Ovviamente tutte le strade sono aperte. L’ipotesi avanzata in queste ore è che si potrebbero utilizzare i fondi europei compresi nella voce delle politiche di conciliazione che oggi vengono utilizzati per piccoli interventi.

''Finora abbiamo puntato sulle politiche di conciliazione tra lavoro e cura dei figli. Ma alla fine sono sempre le donne a dover conciliare. E allora dobbiamo passare alla condivisione, dove sono tutti e due i genitori a farsi carico del lavoro di cura'', ha spiegato Francesca Puglisi, sottosegretario al Lavoro per il Pd.

L’intenzione del governo è quella di proseguire con questa riforma. Ora sarà necessario trovare realmente le risorse necessarie per dare il via libera alla riforma. Il tempo per studiare il piano c'è ma è meglio sbrigarsi

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