Torino - Rivoluzione ai vertici del Lingotto. Luca Cordero di Montezemolo ha consegnato le dimissioni per lasciare il posto a John Elkann. "Sono sereno, contento e sollevato", ha detto Montezemolo spiegando che l’avvicendamento alla presidenza di Elkann sancisce di fatto "la fine della fase di traghettamento". Montezemolo manterrà le cariche di consigliere di amministrazione della Fiat e di presidente della Ferrari. Non ci sarà il vicepresidente. Nel pomeriggio Montezemolo ha, poi, incontarto il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Gianni Letta, e il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano.
Il cambio al vertice John Elkann sarà il prossimo presidente della Fiat: tra venti giorni sarà, infatti, chiamato anche a guidare l’accomandita della famiglia Agnelli. Il cambio al vertice è legato al piano di riordino del gruppo e allo spin off del settore auto che sarà annunciato domani. All’ad del gruppo Sergio Marchionne andrà la gestione del settore auto. Montezemolo lascia la presidenza dopo sette anni e resta comunque nel consiglio di amministrazione oltre che alla presidenza di Ferrari. Montezemolo ha precisato che non ha intenzione di scendere in politica: "Ho intenzione di continuare a fare il mio lavoro alla Ferrari e poi c’è una grande avventura imprenditoriale che mi interessa moltissimo quindi la risposta è no". Montezemolo ha quindi aggiunto che non essere più presidente della Fiat, oltre a lasciargli più tempo, "mi permetterà di potere esprimere più liberamente certe opinioni".
Elkann: "Orgoglioso e felice" "Grazie a Montezemolo a nome mio e della famiglia", ha detto John Elkann, neo presidente della Fiat in conferenza stampa, presente anche Luca Cordero di Montezemolo. "Quei momenti nel maggio 2004 sono stati molto difficili - ha detto Elkann rivolgendosi a Montezemolo - e quando ti abbiamo chiesto di accettare la presidenza Fiat, tu l’hai fatto e ti siamo molto grati. Sono contento che tu rimanga consigliere e presidente della Ferrari. Questo è di buon auspicio". "Alla Fiat non ci saranno vicepresidenti - ha detto John Elkann - mia zia Maria Sole ha dimostrato grande stima per Marchionne, stima che condividiamo tutti. Anche se oggi la tendenza nella famiglia è avere un’accomandita con sempre più familiari".
Un piano volto al futuro Il piano industriale Fiat per il 2010-2014 sarà "coraggioso" e riuscirà a creare "sviluppo". Il ministro per lo Sviluppo economico, Claudio Scajola, ha parlato del piano industriale Fiat con Marchionne: "Sono convinto che sarà coraggioso, di sviluppo e confermerà gli elevati investimenti previsti per gli impianti italiani, l’aumento della produzione di auto nel nostro Paese da 600 a 900 mila unità e il rilancio di Pomigliano d’Arco, dove verrà realizzata la nuova Panda".
Il titolo in rialzo in
Borsa Gran corsa per Fiat in Piazza Affari, dove il titolo ha chiuso in crescita del 9,28% a 10,42 euro. Molto forti gli scambi: nella seduta sono passate di mano 112 milioni di azioni, pari al 10,2% del capitale ordinario.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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