Europa

La Bce alza i tassi di interesse. Occhio ai mutui

Una nuova stangata anche sui mutui a tasso variabile. Lagarde avverte: "Non abbiamo ancora finito il viaggio"

La Bce alza i tassi di interesse. Occhio ai mutui

Ascolta ora: "La Bce alza i tassi di interesse. Occhio ai mutui"

La Bce alza i tassi di interesse. Occhio ai mutui

00:00 / 00:00
100 %
Tabella dei contenuti

Al contrario di quanto fatto dalla Fed, la Bce tira dritto e punta a un nuovo rialzo dei tre tassi di interesse di riferimento, ovvero quelli sulle operazioni di rifinanziamento principali (4%), quelli sulle operazioni di rifinanziamento marginale (4,25%) e quelli sui depositi presso la banca centrale (3,50%): l'aumento di 25 punti base (ovvero + 0,25% per ciascuno di essi) sarà effettivo a partire dal prossimo 21 giugno.

Aumenti dal 21 giugno

L'anticipazione arriva tramite un comunicato ufficiale diffuso a conclusione del consiglio direttivo della Bce. "L'inflazione è diminuita ma dovrebbe rimanere elevata per un periodo di tempo troppo prolungato", si legge nella nota, "il Consiglio direttivo è determinato a garantire che l'inflazione ritorni tempestivamente al suo obiettivo a medio termine del 2%". Stando a quanto comunicato dalla Banca centrale europea,"in base alle proiezioni macroeconomiche di giugno, gli esperti dell'Eurosistema si attendono che l'inflazione complessiva si attesti in media al 5,4% nel 2023, al 3,0% nel 2024 e al 2,2% nel 2025". Da qui la decisione di apportare un ulteriore ritocco verso l'alto (+ 0,25%) dei tre tassi di interesse di riferimento, una scelta che fa tremare i principali mercati.

L'aumento dei tassi di interesse "riflette la valutazione aggiornata del Consiglio direttivo delle prospettive di inflazione, la dinamica dell'inflazione sottostante e la forza della trasmissione della politica monetaria", prosegue il comunicato, spiegando che questa stretta dovrebbe essere temporanea in quanto finalizzata al ritorno dell'inflazione su livelli gestibili. "Le decisioni future del Consiglio direttivo assicureranno che i tassi di interesse di riferimento della Bce siano fissati a livelli sufficientemente restrittivi da conseguire un ritorno tempestivo dell'inflazione all'obiettivo del 2% nel medio termine e siano mantenuti su tali livelli finchè necessario", precisa la nota.

A luglio nuova botta

Tuttavia al momento all'orizzonte ci sono solo nuovi aumenti, come dichiarato anche dal presidente della Bce Christine Lagarde in conferenza stampa a Francoforte. "A meno che non si verifichino cambiamenti sostanziali nella nostra linea di base, è molto probabile che continueremo ad aumentare i tassi a luglio, il che probabilmente non è una sorpresa", ammette Lagarde, "Abbiamo finito il viaggio? No. Abbiamo ancora del terreno da percorrere? Sì".

Insomma, un allentamento non è dietro l'angolo, e anche le principali borse europee, ad eccezione di Londra, hanno fatto segnare un forte pessimismo: Parigi cede lo 0,89%, Francoforte lo 0,70% e Milano lo 0,55%.

Cosa accadrà

L'aumento dei tassi si tradurrà in una stangata sulle rate da pagare per un mutuo medio a tasso variabile: stando alle stime di Facile.it si potrebbe arrivare a +275 euro rispetto a gennaio 2022 (+60%). Ma la corsa dei tassi non si esaurirebbe qui. Secondo gli esperti l'Euribor a 3 mesi raggiungerà il picco a settembre 2023 e il tasso del mutuo medio preso in esame arriverebbe a toccare il 5,10%, con una rata di circa 743 euro (+285 euro rispetto a quella iniziale).

Altro problema sarà la scadenza a fine giugno delle condizioni agevolate di garanzia fino all'80% per i mutui prima casa destinati agli under 36. A rendere più pesante la situazione il fatto che, proprio grazie a tale agevolazione, il numero dei mutuatari con meno di 36 anni si è moltiplicato: se nel primo semestre 2021 essi rappresentavano il 43,4% delle richieste totali di mutui prima casa, tra gennaio e maggio 2023 si è arrivati fino al 51,3%.

Le reazioni

"La presidente della Bce Lagarde si rende conto che con la sua politica sui tassi riduce di qualche decimo di punto l'inflazione ma danneggia famiglie e imprese?", ha sbottato Matteo Salvini durante il suo intervento all'assemblea di Confcooperative. "Mi piacerebbe che la politica economica non seguisse solo gli algoritmi" ha aggiunto, ricordando che"se uno ha sottoscritto un mutuo a tasso variabile ora sono problemi".

"Esprimo preoccupazione per l'ulteriore stretta monetaria decisa oggi dalla Bce con un nuovo aumento dei tassi", dichiara invece il deputato di Forza Italia e vice coordinatore

nazionale del partito Alessandro Cattaneo. "Una scelta controversa che nel nostro Paese penalizza e mette in grande difficoltà famiglie con il mutuo e piccoli e grandi imprenditori e imprese".

Commenti