Europa

Raimo a caccia di voti tra i collettivi dei violenti pro Palestina

Il candidato di Avs ha partecipato, al forum di Cambiare rotta all'università La Sapienza di Roma, forse con l'obiettivo di racimolare qualche voto in più alle Europee

Raimo a caccia di voti tra i collettivi dei violenti pro Palestina

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Campagna elettorale negli spazi pubblici dell’università, con le sigle che da mesi agitano le proteste più violente nelle piazze. Questo è quanto è andato in scena nel weekend che si è appena concluso a Roma, dove presso la facoltà di Ingegneria de La Sapienza si è tenuto il forum di Cambiare Rotta, Osa e Rete dei Comunisti. Un appuntamento al quale, come si evince da scatti pubblicati dalle organizzazioni e dai ringraziamenti fatti dalle stesse, ha partecipato anche Christian Raimo.

L'insegnante è attualmente sottoposto a procedimento disciplinare per, come spiega lui stesso, un post di critica al ministro Giuseppe Valditara. Ma Raimo è anche colui che, andando in tv lo scorso marzo per difendere Ilaria Salis, ha dichiarato: "Dicono che abbia picchiato i neonazisti. Ha fatto bene. Picchiare i neonazisti penso sia giusto: vanno contrastati in qualunque modo". Parole che hanno un peso e che rendono la sua partecipazione al forum ancora più significativa. Raimo è stato candidato dall'Alleanza Verdi-Sinistra (Avs) alle prossime elezioni Europee proprio insieme a Ilaria Salis e il fatto che lui si trovasse al ritrovo dei gruppi dichiaratamente comunisti che in queste settimane tengono banco nelle università e che sono in prima fila nelle manifestazioni con scontri, la dice lunga. Probabilmente, l'insegnante spera in questo modo di racimolare qualche voto in più per permettere ad Avs di superare lo sbarramento e a lui di arrivare a Bruxelles.

E il fatto che vada a fare campagna in queste occasioni, al pari di quello che ha fatto al Salone del Libro, sostenendo la protesta dei manifestanti pro Palestina che, solo qualche minuto prima avevano cercato di sfondare i cordoni di polizia, è indicativo di quale sia la politica che vuol portare in Europa. Certo, Cambiare Rotta e Osa rifiutano l'etichetta di "violenti, intolleranti, censuratori, estranei a scuole e università, agitati dall’esterno, inconsapevoli". Ma, d'altronde, chi mai lo ammetterebbe? Ma loro sono gli stessi che stanno organizzando una contromanifestazione il 1 giugno a Roma, quando Meloni sarà in piazza del Popolo per chiudere la campagna elettorale delle elezioni europee.

E sono gli stessi che credono nel conflitto, che salutano con malinconia i terroristi che muoiono e che celebrano l'anniversario della morte di Lenin. Sono quelli che vogliono costruire "un'idea alternativa che sia strumento di lotta" e che non accettano che esistano idee diverse dalle loro.

Ecco, Christian Raimo cerca voti in queste assemblee, nonostante la loro spiccata avversità non solo contro il governo Meloni ma anche contro quelle che chiamano "finte opposizioni", di cui però fa parte anche il partito che lo ha candidato.

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