Il Bestiario

Il Bestiario, l'Espertino

L’Espertino è un animale leggendario che ha ottenuto il suo quarto d’ora di celebrità grazie alla pandemia

Il Bestiario, l'Espertino

L’Espertino è un animale leggendario che ha ottenuto il suo quarto d’ora di celebrità grazie alla pandemia.

Il problema dell’Espertino è che, dopo aver vissuto l’eccitazione e il privilegio della popolarità, ha deciso di fare di tutto per non rinunciarci. Un po’ come quando dopo aver scoperto la Nutella ci sembra di non poterne fare più a meno. La colpa di questa indipendenza non è esclusivamente dell’Esperitino. Hanno infatti contribuito a fomentare il suo ego ipertrofico le tv e i politici che lo hanno usato per sostenere le proprie scelte di potere illudendolo di essere intelligente.

Primo obiettivo dell’Espertino che non vuole rinunciare ai riflettori è quello di far perdurare all’infinito la pandemia e tutto ciò che le assomiglia come l’influenza stagionale che essa sia “l’Australiana” per la quale, secondo l’Espertino, malgrado la febbre e il mal di gola abbiamo voglia di saltare, o “l’influenza del cammello” con la quale occorre bere tanto. Insomma, l’Espertino, pur di rimanere sulla cresta dell’onda si trasforma nel King della banalità tanto che i rimedi della nonna a confronto sembrano degni del premio Nobel per la medicina.

Ecco il motivo perché l’Espertino è diventato come il prezzemolo. Lo troviamo a divulgare la sua opinione su tutto e dappertutto in situazioni che non gli competono come la politica, il clima e il bricolage, diventando alla fine indigesto. Il prezzemolo infatti non va bene ovunque: può essere gradevole sull’impepata di cozze, ma fa schifo sulla Cheesecake. L’Espertino invece sembra avere il patentino per dire la sua su ogni argomento quando in realtà l’Espertino è tuttologo come Rocco Siffredi è vergine.

La cosa grave di questa resistenza all’oblio vanifica la credibilità dell’Espertino su tutto ciò che ci ha raccontato sulla drammatica ondata pandemica. Se l’Espertino fosse stato intellettualmente onesto, dopo essersi contraddetto a riguardo del virus come spesso ha fatto, avrebbe dovuto salutare baracca e burattini chiedendo umilmente scusa.

Invece l’Espertino, senza vergogna e dignità, addirittura rilancia ed entra in politica proprio con quella sinistra che ha scritto i copioni da recitare per vincere l’Oscar del miglior Espertino dell’anno.

Ed ecco la chiusura del cerchio: quando l’Espertino entra in politica dichiara di non aver detto nulla per amore di verità, ma per amor proprio, esattamente come avevamo intuito fin dall’avvento di quello strano e leggendario essere che è l’Espertino.

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