La Farnesina ottimista: «L’importante è che sia in buona salute»

Dura condanna da parte del ministro dell’Interno afgano. Berlusconi: speriamo in una rapida conclusione positiva

La Farnesina ottimista: «L’importante è che sia in buona salute»

Anna Maria Greco

da Roma

Clementina è viva e il video trasmesso ieri dall’emittente afgana ToloTv ne è la prova. Il ministero degli Esteri italiano lo definisce «attendibile» e mostra ottimismo. «È rassicurante - spiega il capo del servizio stampa della Farnesina, Pasquale Terracciano - che mostri che la Cantoni è in buona salute».
Anche con quell’aria spaurita e quegli occhi sgranati, e soprattutto sotto il tiro dei suoi sequestratori, la giovane operatrice umanitaria invia comunque un’immagine tranquillizzante sulle sue condizioni. Visto il video-messaggio di tre minuti e giudicatolo autentico come prova in vita della Cantoni, il nostro ministero degli Esteri assicura: «I contatti continuano». E continuano senza perdere tempo, se è vero che scade oggi alle 19 (ora di Kabul) l’«ultimo ultimatum» lanciato insieme a nuove minacce dal sedicente sequestratore Timor Shah, attraverso Radio Free Europe. Eppure la Farnesina conferma la «non preoccupazione» espressa anche dalla nostra ambasciata a Kabul, lasciando prevedere una felice e rapida conclusione della vicenda. Lo stesso premier Berlusconi ha ricordato ieri da Bolzano che «stiamo seguendo la vicenda minuto per minuto e abbiamo la speranza che possa risolversi positivamente e presto».
Nelle trattative è impegnato direttamente il governo di Kabul e il ministero dell'Interno condanna con parole dure il messaggio tv sulla Cantoni. «Questo video di Clementina, una donna che è qui in Afghanistan per aiutare quelli che più ne hanno bisogno - dice il portavoce Lutfullah Mashal - va contro la fatwa (il decreto religioso, ndr) sulla protezione degli ospiti, è contro la cultura afgana dell'ospitalità ed è uno choc per tutti quelli che la considerano, come il presidente Karzai ha detto, “una figlia dell'Afghanistan”».
Clementina è stata rapita il 16 maggio nella capitale afgana e da allora c’è stato solo un contatto telefonico tra lei e i mediatori, prima del video diffuso adesso che la mostra finalmente viva e, apparentemente, in buona salute. Un video, dunque, molto importante e il Tg3 protesta per non averlo potuto trasmettere tempestivamente. Il comitato di redazione della testata Rai riferisce che al direttore del telegiornale Antonio Di Bella l'azienda avrebbe detto che era «impossibile interrompere» una puntata registrata di «Telecamere» che stava andando in onda. «È scandaloso - afferma il cdr - che alle 12.09 il video sia passato sui circuiti internazionali ma noi del Tg3 abbiamo potuto trasmetterlo solo a trasmissione finita, alle 12.40». La polemica dei giornalisti con i vertici Rai richiama i doveri del servizio pubblico e l'osservanza del contratto di servizio.
Per «tenere alta l’attenzione» del rapimento della Cantoni continua intanto il suo sciopero della fame il consigliere comunale milanese di Forza Italia Giovanni Terzi.

Da mercoledì si limita ad un cappuccino e tre spremute al giorno. E il leader del Movimento Diritti Civili Franco Corbelli chiede a tutti gli enti locali di esporre all'esterno delle sedi istituzionali una immagine di Clementina chiedendone la liberazione.

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