"Le gallerie sotterranee avrebbero potuto risolvere il problema"

"Le gallerie sotterranee avrebbero potuto risolvere il problema"
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Riccardo De Corato, ex vicesindaco e membro della Commissione d'inchiesta alla Camera sulla Sicurezza e sul degrado delle periferie, Milano allagata l'avrà vista decine di volte, ma l'esondazione del Seveso è arrivata fino in centro a fronte di una pioggia non di portata straordinaria....

«Quando Albertini era sindaco l'allora assessore all'Ambiente Domenico Zampaglione, ingegnere idraulico, aveva presentato il progetto di un canale scolmatore sotterraneo che avrebbe portato le acque del Seveso da Niguarda a Ponte Lambro. Era l'unica soluzione possibile al problema».

Non venne realizzato, come mai?

«Venne presentato alla Regione, con l'allora presidente Roberto Formigoni che in un primo momento fu perplesso ma alla fine diede il via libera, il problema fu che si trattava di un'opera molto costosa, ovviamente, perché si trattava di realizzare delle gallerie sotterranee per il deflusso delle acque, e quindi molto costoso. Il vantaggio però, oltre alla risoluzione del problema, era che non avrebbe avuto impatto sul territorio a differenza dei canali scolmatori di superficie o delle vasche di laminazione ma il governo non diede mai il via libera per una questione economica».

Non venne pensato un progetto alternativo?

«La provincia di Milano con l'allora presidente Ombretta Colli, presentò un progetto per la realizzazione di un secondo canale scolmatore, questa volta in superficie, dal momento che lo scolmatore Nord Ovest non era più sufficiente, ma nemmeno questo ricevette il via libera dal governo. Diciamo che queste opere sono sempre state snobbate da Roma. Certo che...».

Cosa?

«Il sindaco Beppe Sala è stato direttore generale del Comune per due anni e mezzo con il sindaco Moratti quindi di sicuro è a conoscenza del progetto Zampaglione: perchè non l'ha ripreso?».

Com'è possibile, secondo lei, che questa volta l'esondazione sia stata così estesa?

«Ah beh, a Milano si contano 130mila tombini su cui è necessario fare manutenzione. Noi la facevamo ogni anno. Alcuni presentavano piccole ostruzioni, altri, invece, circa 5mila, raccoglievano lattine, bottiglie, ogni tipo di rifiuto. Lì è necessario spaccare l'asfalto, entrare con un sifone per eliminare tutto ciò che ostruisce il passaggio dell'acqua.

Certo, la manutenzione è costosa ma necessaria altrimenti ogni volta che piove Milano si allaga. Non solo, c'è anche il problema delle foglie degli alberi. Di nuovo, se non si raccolgono, i tombini si otturano e l'acqua non defluisce».

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