Londra - Uomo, donna, X. L'idea di aggiungere ai passaporti la possibilità di una terza indicazione di "genere", oltre ai consueti M e F, era già venuta gli australiani. Ora a riproporla sono gli inglesi, che pensano addirittura all'abolizione della distinzione sui passaporti.
Il precedente E' di pochi giorni fa la notizia che annunciava la decisione del governo australiano di consentire ai transgender di indicare con una X il loro genere sessuale sul passaporto. La decisione si limitava a riformare la norma già esistente, che permetteva ai transgender che avessero effettuato l'intervento chirurgico necessario al completo cambiamento di sesso di indicare sul passaporto il loro genere "non biologico", in modo da creare meno problemi ai viaggiatori transgender. Spesso, specie nei viaggi internazionali, i transgender incontravano problemi relativi all'indicazione di genere presente sui documenti d'espatrio, che non coincideva con la loro immagine, il che, racconta la senatrice laburista Louise Pratt, il cui compagno è un transgender, causava spesso problemi con la sicurezza aeroportuale. Problematiche che con la nuova norma, questo lo spirito della riforma, dovrebbero diminuire sensibilmente.
Via il genere dai passaporti E a dare corso all'idea ci pensa il governo inglese. E' al vaglio a Londra la proposta di introdurre una nuova versione di passaporto, privo di indicazione sessuale. Il Ministero dell'Interno sta lavorando a un documento che permetta di indicare con una X il proprio genere sessuale.
A differenza della proposta australiano, gli inglesi propenderebbero però per un passaporto che non indichi nessun genere specifico, sostituendo la X sia alla indicazione di genere maschile, che a quella femminile. Ma, sottolineano che "la proposta è ancora a una fase di vaglio iniziale". Sotto esame le implicazioni che la mancata indicazione di genere potrebbe comportare per la sicurezza negli aeroporti.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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