Guerra in Israele

"Basta una scintilla per far esplodere l'incendio": la profezia di Crosetto sull'islam

L'allarme del ministro della Difesa: "Il rischio grosso è che si riapra una frattura tra mondo islamico e l'Occidente"

Il ministro della Difesa Guido Crosetto
Il ministro della Difesa Guido Crosetto

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"Basta una scintilla per far esplodere l'incendio": la profezia di Crosetto sull'islam

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È sufficiente una scintilla per fare esplodere l'incendio: così, senza troppi giri di parole, il ministro Guido Crosetto. La profezia sull'islam del titolare della Difesa spaventa, complici la delicata situazione in Medio Oriente ed i recenti attentati registrati in Francia e in Belgio. "Il rischio grosso è che si riapra una frattura tra mondo islamico e Occidente, ci sono alcuni Paesi che vorrebbero questo scontro ideologico ma noi dobbiamo fermare questa cosa, dobbiamo allearci invece con i Paesi che rappresentano l'Islam moderato", la sua analisi ai microfoni di "Porta a Porta":"Se l'ideologia riparte, se riparte un certo tipo di racconto basta poi una persona che si forma al computer ed esce per strada con un coltello o un'altra che decide di farsi esplodere. È quello che dobbiamo evitare".

Per fare esplodere le piazze arabe basta un avvenimento, un'immagine, persino solo una fotografia, ha ammonito Crosetto, rimarcando che nessun Paese sarebbe in grado di contenere quelle piazze quando esplodono con violenza. L'obiettivo dell'Occidente deve essere quello di arrivare al cessate il fuoco, per questo le condizioni dei due Stati devono essere accettabili: "In questi anni le condizioni in cui ha vissuto il popolo palestinese sono condizioni che hanno alimentato un odio verso Israele e verso l'Occidente". Non è scoppiato prima perché diversi Stati arabi hanno finanziato quella povertà, il parere di Crosetto: "L'ospedale di cui abbiamo parlato era battista, perché ci sono stati molti investimenti umanitari in quella terra sfortunata. Dobbiamo ripartire dalla creazione delle condizioni di vita accettabili".

Israele ha bisogno di pace come ogni Paese e la speranza è quella di arrivare a un tavolo per parlare una soluzione si possa trovare: "Penso a quello che è successo in Trentino, anche se in proporzioni diverse: quello è un modello di integrazioni di culture e persone diverse tutte nella stessa area. Si può trasformare un problema in qualcosa di diverso". Sul punto, Crosetto ha tenuto a precisare che Hamas non ha mai cercato il dialogo con Tel Aviv: "Hamas è quella parte di mondo palestinese che vuole lo scontro e ogni atto che compie è importante se ha una risonanza che muova a combattere il mondo arabo e musulmano più vasto possibile".

Il titolare della Difesa si è soffermato anche sulla sicurezza dell'Italia, ponendo l'accento sul grande lavoro svolto negli ultimi anni da parte delle forze di Polizia e di una parte dei servizi.

Ma questo lo puoi fare quando hai comunità di qualche centinaio di persone, ha puntualizzato Crosetto con un riferimento alla reintroduzione dei controlli al confine con la Slovenia: "Se si aprono le porte in un momento di questo tipo e se viene percepita come una guerra non tra Israele e Hamas, come in questo caso, ma come una guerra del mondo islamico contro l'occidente, allora abbiamo visto che bastano qualche decina di persone per fare ferite profonde nelle nazioni, lo abbiamo visto negli anni scorsi, per cui essere prudenti è meglio che sottovalutare un problema e poi trovarsi a piangere qualcuno".

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