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"Tutelare la filiera agroalimentare". Il piano di Lollobrigida per il Made in Italy

Il ministro dell'Agricoltura ha annunciato l'avvio di una cabina di regia per la tutela della filiera agroalimentare italiana e la sua promozione

"Tutelare la filiera agroalimentare". Il piano di Lollobrigida per il Made in Italy

L'economia italiana deve ripartire dalle sue eccellenze, dai suoi prodotti del territorio. Per farlo, ha bisogno di una profonda revisione del sistema, cominciata da quando al ministero dell'Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste è arrivato Francesco Lollobrigida, che ha di recente annunciato l'istituzione della cabina di regia per i controlli amministrativi nel settore agroalimentare presso il dicastero, che vedrà la sua prima riunione il prossimo 13 marzo. Gli obiettivi dichiarati sono quelli che permetteranno il rilancio del Made in Italy: sostegno alla filiera agroalimentare, coordinamento delle politiche di gestione delle risorse ittiche, produzione di cibo di qualità e promozione delle produzioni italiane.

"Grazie alla sinergia tra Ispettorato centrale repressione frodi, il comando carabinieri per la tutela agroalimentare e i carabinieri forestali, il reparto pesca delle capitaneria di porto, gli organi di cui ci avvarremo per effettuare i controlli, e con il supporto professionale della guardia di finanza, dell'Agenzia delle dogane e di Agea, tuteleremo il nostro patrimonio agroalimentare che costituisce un asset strategico della nazione", ha dichiarato il ministro dell'Agricoltura. Lollobrigida ci ha tenuto a sottolineare che "il comparto agroalimentare, infatti, è una componente fondamentale del nostro Pil. Una voce che in termini di produzione, trasformazione, distribuzione ed export, arriva a cifre impressionanti, meritevoli della massima tutela e tale da richiedere un sistema integrato di controllo. Perchè valorizzare la genuinità espressione dei nostri territori, della nostra storia, della cultura e tradizione è un dovere".

Di recente il ministro Lollobrigida ha accolto con soddisfazione la modifica degli accordi di Basilea per l'agricoltura. "Questo cambio comporta una facilità di accesso al credito per gli imprenditori agricoli e quindi è un dato che ci dà un'ulteriore stimolo a continuare e presentarci in Europa e fare quello che hanno sempre fatto le altre Nazioni: difendere gli interessi del mondo agricolo e del mondo produttivo di questa nazione", ha dichiarato il ministro.

Solo pochi giorni fa, intervenendo al tavolo frutta del Monviso ha ribadito che "bisogna difendere il nostro valore aggiunto che nel mondo dell'agricoltura si riassume in un termine: la qualità, che è sinonimo della tipicità del prodotto italiano". Davanti a questa esigenza, il ministro ha ribadito che il "nostro compito è sostenere il comparto. Non si può partire come spesso si è fatto dalla contingenza ma bisogna avere una visione strategica". Le rappresentanze associative, afferma il ministro, "hanno una funzione fondamentale come corpo intermedio, per questo dobbiamo lavorare in sinergia per ricercare insieme delle soluzioni fattive.

Per creare un Sistema Italia".

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