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Blocco navale, presidenzialismo e tasse: la Meloni traccia la rotta

Il presidente del Consiglio rivendica la legge di Bilancio: "L'abbiamo approvata in tempi rapidi". E blinda il centrodestra: "Mi fido dei miei alleati, clima sereno"

Blocco navale, presidenzialismo e tasse: la Meloni traccia la rotta

"Abbiamo approvato una manovra non facile in tempi rapidi, un giorno in anticipo rispetto al passato. Abbiamo iniziato a mantenere gli impegni presi. Mi fido dei miei alleati, c'è un clima sereno nella maggioranza". Così Giorgia Meloni ha esordito nella conferenza stampa di fine anno. Il presidente del Consiglio, nel consueto appuntamento con i giornalisti prima del 31 dicembre, ha fatto il punto della situazione delle prime settimane alla guida del governo. Un bilancio positivo, visto che nella legge di Bilancio hanno trovato ampio spazio molte promesse fatte dal centrodestra agli elettori in campagna elettorale.

Meloni elogia la manovra

Meloni ha ribadito che "contano i fatti" al di là delle sfumature naturale tra i partiti della coalizione. Infatti il centrodestra ha dimostrato di avere una "visione comune" grazie a cui è stato possibile procedere spediti sulla manovra: "È politica nonostante i tempi stretti".

Il presidente del Consiglio ha confermato che verrà data priorità ai saldi di Bilancio e alle scelte politiche, rivendicando di aver destinato una buona parte di risorse per il futuro: "Sui giovani, sulla nuova occupazione e sulle imprese, sulla capacità di produrre lavoro. Bisogna avere il coraggio di fare scelte". Quanto alle scelte del futuro per il caro bollette ha aggiunto che "se il quadro dovesse confermarsi cambiato una parte delle risorse potrebbe liberarsi" per altri provvedimenti.

La stretta sul Covid dalla Cina

Il primo ministro ha toccato anche il tema relativo al preoccupante quadro epidemiologico di Pechino, per cui il ministro della Salute ha disposto il tampone obbligatorio per i passeggeri provenienti dalla Cina e in transito in Italia: "La situazione in Italia è abbastanza sotto controllo, stiamo monitorando minuto dopo minuto. Penso siano utili i controlli, i tamponi, le mascherine. La mia idea è che si debba lavorare sulla responsabilizzazione dei cittadini piuttosto che sulla coercizione".

Meloni, tranquillizzando sul fatto che al momento la maggior parte dei casi trovati è legata alla variante Omicron, ha rivolto un appello all'Unione europea affinché venga presa una decisione trasversale per evitare che l'aggravarsi della situazione in Cina abbia ripercussioni negative sui Paesi Ue: "È efficace se viene presa da tutta l'Ue. Per cui abbiamo scritto a Bruxelles. Ci aspettiamo che l'Ue voglia operare in questo senso".

Il giro di vite al reddito di cittadinanza

Tra le principali misure del governo rientra il giro di vite al reddito di cittadinanza. Il presidente del Consiglio ha spiegato che la profonda revisione della misura del Movimento 5 Stelle è un atto dovuto alla luce delle criticità e dei fallimenti emersi in questi anni: "Lo Stato non può abbattere la povertà per decreto. È un fatto culturale mettersi in gioco per avere le proprie soddisfazioni. Tutti vorremmo trovare il lavoro dei nostri sogni ma non capita a tutti".

Allo stesso tempo l'esecutivo continuerà ad adoperarsi per mettere gli imprenditori nelle condizioni di assumere, togliendo dal tavolo gli ostacoli controproducenti per dare dei segnali sulla detassazione. Va in questa direzione la decontribuzione totale per chi assume a tempo indeterminato: "Creare le condizioni per migliorare la qualità del lavoro in Italia è una materia che riguarda il tema della crescita economica. Questo si fa quando l'economia è libera di operare e quando ci si trova di fronte un governo che fa del suo meglio per favorire chi crea ricchezza e lavoro".

Le sfide del Pnrr

È notizia di ieri il raggiungimento dei 55 obiettivi del Pnrr per il secondo semestre del 2022. Un risultato che è stato possibile centrare grazie anche a una decisione politica ben precisa: "Concentrare le competenze del Pnrr sotto la guida di un unico ministero e mettere sotto la stessa competenza i Fondi di coesione europei per evitare sovrapposizioni".

Le sfide che figurano all'orizzonte sono di assoluto rilievo e non sono certamente prive di insidie: "Ora si entra nella parte difficile. Ora questi obiettivi devono diventare cantieri e qui ci sono oggettivamente difficoltà, dall'aumento dei costi delle materie al caro energia. E il piano è stato scritto prima del conflitto in Ucraina. Stiamo avendo un'interlocuzione quotidiana con la Commissione Ue, il rischio è che le risorse non arrivino a terra".

La riforma della giustizia

Il presidente del Consiglio ha chiarito che non si vuole privare la magistratura dello strumento delle intercettazioni, ma ha sottolineato la necessità di "evitare l'abuso e il cortocircuito nel rapporto tra media e intercettazioni finite sui giornali". La riforma della giustizia è considerata una vera e propria priorità: "Il coraggio non ci difetta. Questo governo, mettendo insieme le anime della maggioranza, ha una visione equilibrata sulla materia. Abbiamo scelto un ottimo ministro della Giustizia che è deciso ad andare avanti".

Tasse, immigrazione e presidenzialismo

Sulla riforma del catasto il presidente Meloni si è detto disponibile a una mappatura per migliorare la conoscenza delle costruzioni italiane, ma ha assicurato che "da questo governo non arriverà mai un aumento della tassazione sulla casa". Quanto al blocco navale ha osservato che lavora a una missione europea, in accordo con le autorità nordafricane, "per bloccare le partenze, formare degli hotspot e ridistribuire rifugiati in Europa".

Sul presidenzialismo ha confermato la volontà di accelerare: "Una delle priorità è quella di riformare le istituzioni in questa legislatura per avere stabilità e avere governi che siano frutto delle indicazioni popolari. Sono sempre partita dal semipresidenzialismo alla francese, un modello sul quale c'era maggiore convergenza. Vorrei fare una riforma il più possibile condivisa.

Questa riforma la voglio fare, non ho pregiudizi".

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