Mentre Giorgia Meloni in Tunisia era impegnata nel vertice a quattro con Rutte, von der Leyen e Said, in Italia gli sbarchi non si sono mai fermati. Lo stato di emergenza dichiarato alcuni mesi fa assume in queste ore la sua connotazione più plastica davanti a oltre 1000 arrivi ogni 24 ore. "Dal Viminale c'è la massima disponibilità al dialogo con tutti gli interlocutori istituzionali. Con le Regioni, in particolare, i contatti sono sempre caratterizzati da un approccio costruttivo per trovare soluzioni condivise. Proprio grazie a questo confronto, è stato possibile raggiungere l'intesa con 17 Regioni su 20 in merito alla dichiarazione dello stato di emergenza e all'attribuzione di poteri straordinari commissariali per la gestione dei flussi migratori irregolari", dicono oggi fonti del ministero dell'Interno, sottolineando la necessità di creare una rete di collaborazione a tutti i livelli.
"Il ministro Piantedosi ha già incontrato in precedenti occasioni i presidenti delle Regioni ed è disponibile a farlo in ogni momento", conclude la nota. Anche la giornata di oggi è stata complicata nell'ottica degli sbarchi nel nostro Paese ma la macchina organizzativa si sta rodando e rispetto al passato, nonostante i numeri monstre, l'organizzazione sembra funzionare con maggiore efficacia. I poliziotti della sezione Scientifica e dell'Immigrazione della questura di Agrigento, assieme ai mediatori culturali, nella giornata di ieri e in quella precedente sono riusciti a pre-identificare e fotosegnalare quotidianamente oltre 750 dei migranti presenti nella struttura di contrada Imbriacola. Si tratta di numeri straordinari, quasi doppi rispetto a quelli registrati in passato, quando si riusciva al massimo a pre-identificare 400 migranti al giorno.
Questo nuovo sistema introdotto con il nuovo prefetto, Emanuele Ricifari, e con una riorganizzazione complessiva del sistema, agevola sensibilmente i trasferimenti dei migranti da Lampedusa. Ieri sono stati trasferiti ben 933 dei migranti arrivati e oggi i numeri non sono molto distanti. Nonostante lo sforzo, il numero di arrivi rimane superiore a quello delle partenze a causa delle condizioni meteo ottimali e nell'hotspot ci sono ancora più di 2000 persone, anche de le autorità contano di proseguire con le identificazioni senza soluzione di continuità per accelerare le partenze e liberare la struttura.
Grazie ai negoziati condotti in Tunisia, dall'Ue arrivano al Paese di Kais Saied "finanziamenti per 100 milioni di euro" per sostenere l'azione contro i trafficanti che gestiscono il business dell'immigrazione illegale". Questo l'annuncio del presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen, nella conferenza stampa che ha seguito la firma del memorandum a Tunisi.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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