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"Ritirare patente a vita". Il piano di Salvini contro le morti in strada

Il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti ha fatto riferimento agli ultimi eventi tragici avvenuti in Italia, in particolare alle morti del ciclista Rebellin e dello studente di Milano

Il ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini
Il ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini

“Nei casi più gravi di incidenti stradali penso che la revoca a vita della patente sia una possibilità da considerare seriamente”. Non si nasconde il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini e, nel corso della presentazione del rapporto Dekra sulla sicurezza stradale 2022 “Mobilità dei giovani”, è andato giù duro contro chi commette gravi infrazioni alla guida. “Se una persona si mette consapevolmente in auto da drogato o ubriaco – ha aggiunto – e provoca incidenti con morti e feriti, la sospensione della patente per uno o due anni non è sufficiente”. Salvini ha assicurato che è al fianco di quelle associazioni che riuniscono le vittime dei pirati della strada che chiedono la revoca a vita della patente. “Penso – ha insistito – che se qualcuno si mette alla guida imbottito di cocaina, ubriaco marcio è una bomba e un potenziale assassino e quindi se non la revoca a vita però almeno la sospensione per dieci anni del diritto di guidare penso che sia sacrosanto”.

I pericoli in strada

Il ministro ha fatto riferimento agli ultimi eventi tragici avvenuti in Italia, in particolare alle morti del ciclista Davide Rebellin e dello studente di Milano. Per Salvini sarebbe fondamentale anche l'etilometro monouso imposto a bordo così come già sono previsti obbligatoriamente altri strumenti di sicurezza. A suo parere farsi l'autotest prima di mettersi alla guida sarebbe utile “per fermarsi fino a che sei in tempo”. Secondo il ministro le norme in materia vanno regolate in maniera diversa, soprattutto per quanto riguarda i mezzi a due ruote. “Dobbiamo rendere identificati i monopattini – ha sottolineato – che nella loro versione elettrica raggiungono velocità su strada o sui marciapiedi notevoli”. L’obiettivo, quindi, è quello di rendere più sicura la guida sulle due ruote e sul monopattino elettrico, con casco e targa. “Non ci può essere impunità”, ha spiegato il ministro.

Un nuovo codice della strada

Salvini ha in programma la convocazione, già dalla prossima settimana, di un tavolo permanente per aggiornare il codice della strada, ormai vecchio di trent’anni. “Oltre al codice degli appalti – ha anticipato – ci stiamo dedicando anche a un altro importante regolamento. Purtroppo abbiamo un codice della strada obsoleto. Per questo è importante aggiornarlo, in modo da mettere in sicurezza le strade italiane”. Un altro grave problema è la mancata revisione di un numero considerevole di mezzi pesanti. “Questo – ha concluso il ministro – per colpa della Pubblica amministrazione che non è in grado di fare i controlli nei tempi certi. Il parco circolante dell'autotrasporto ultra ventennale è al 30-40% fuori norma.

Questo vuol dire che sulla strada c'è qualcosa di cui preoccuparsi”.

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