
La crisi tra Iran e Israele prosegue. Teheran continua i lanci missilistici e minaccia le navi Usa, mentre Trump approva piani di attacco ma attende un segnale sul nucleare. L’Iran, pur negando pressioni, potrebbe aprire a un dialogo. Intanto Israele colpisce duramente con raid su siti strategici a Teheran, mentre Usa e Regno Unito iniziano l’evacuazione dei diplomatici. Putin cerca mediazione, l’Onu convoca il Consiglio di Sicurezza. La Guida Suprema iraniana lancia messaggi duri, ma appare in affanno. Il rischio di un’escalation regionale è altissimo.
23:29 - Iran potrebbe accettare un incontro con Trump
Un alto funzionario iraniano del ministero degli Esteri iraniano ha detto al New York Times che Teheran accetterà l'offerta di Donald Trump di incontrarsi presto. Lunedì il presidente americano aveva proposto la possibilità di un incontro con il suo inviato speciale, Steve Witkoff, o persino con il vicepresidente J.D. Vance. Il funzionario iraniano ha affermato che il ministro Abbas Araghchi avrebbe accettato un incontro del genere per discutere di un cessate il fuoco con Israele, sebbene Trump abbia affermato che i colloqui devono concentrarsi sul programma nucleare iraniano
23:16 - Putin: "Contatti con Iran, Israele e Usa: possibile soluzione"
La Russia prosegue i suoi contatti con l'Iran, Israele e con il presidente americano Donald Trump, e ritiene che si possa arrivare a una soluzione del conflitto che garantisca gli interessi sia dell'Iran sia di Israele. Lo ha detto il presidente russo Vladimir Putin durante un incontro notturno con i rappresentanti delle maggiori agenzie di stampa internazionali. Lo riferiscono le agenzie russe.
23:15 - WSJ: "Trump ha approvato i piani di attacco, ma aspetta per vedere se l'Iran abbandona il programma nucleare"
Secondo il Wall Street Journal, Donald Trump avrebbe approvato i piani di attacco contro l'Iran, ma non sarebbe ancora pronto a dare l'ordine. Secondo tre funzionari dell'amministrazione il presidente aspetta di vedere se Teheran è pronto ad abbandonare il programma nucleare. Le stesse fonti hanno detto che il tycoon spera che la minaccia di unirsi alla campagna militare di Israele possa convincere la Repubblica islamica ad accogliere la sua richiesta.
23:10 - Idf: "Nuovo attacco missilistico verso Israele"
Ripartono i missili iraniani verso Israele. Le sirene dell'allarme aereo stanno suonando nel Paese dopo che le Idf hanno annunciato un nuovo attacco dall'Iran con missili balistici.
23.05 - Usa iniziano evacuazione diplomatici da ambasciata in Israele
Il Dipartimento di Stato americano ha iniziato l'evacuazione dei diplomatici non essenziali e delle loro famiglie dall'ambasciata statunitense in Israele, mentre le ostilità tra Israele e Iran si intensificano e cresce la possibilità che gli Stati Uniti possano essere coinvolti direttamente nel conflitto. Due funzionari statunitensi hanno riferito che un aereo del governo ha evacuato mercoledì un certo numero di diplomatici e familiari che avevano chiesto di lasciare il paese, poco prima che l’ambasciatore degli Stati Uniti in Israele, Mike Huckabee, annunciasse su X che l’ambasciata stava organizzando voli e navi di evacuazione per i cittadini americani privati. "Data la situazione in corso e nell’ambito dello status di partenza autorizzata dell’ambasciata, il personale della missione ha iniziato a lasciare Israele con vari mezzi", ha dichiarato il Dipartimento di Stato.
22.42 - Trump: "Iran a poche settimane dall'atomica"
"Sono 20 anni, forse più, che dico che l'Iran non può avere un'arma nucleare. Lo dico da molto tempo e credo che siano stati a poche settimane dall'averne una". E' quanto sostenuto da Donald Trump, mentre il direttore generale dell'Aiea, Rafael Grossi - il cui rapporto è stato usato da Israele a pretesto dell'attacco - ha precisato oggi che "non risulta che ci si stato alcuno sforzo sistematico da parte dell'Iran di avere la bomba". "L'Iran non può avere un'arma nucleare, troppa devastazione. E la userebbero - ha aggiunto il presidente americano - "Io credo che la userebbero. Altri non la useranno, ma io credo che loro lo farebbero. E' così. È molto semplice".
22.34 - Il premier britannico Starmer mette il governo in allerta per un possibile attacco Usa
Secondo il Financial Times il premier inglese ha messo tutto il suo gabinetto in allerta per un possibile blitz americano contro l'Iran. Per Londra il nodo principale riguarda l'uso della base militare di Diego Garcia nell'Oceano indiano. Un avamposto usato dai bombardieri americani ma sotto il controllo degli inglesi.
22.30 - Idf: 60 jet hanno colpito 20 siti militari e nucleari a Teheran
L'aeronautica militare israeliano ha colpito con "60 jet oltre 20 obiettivi militari a Teheran", tra "siti nucleari e missilistici chiave". Lo riferisce l'esercito israeliano sui suoi social. In particolare, sono stati colpiti "siti di produzione di armi, siti di produzione di centrifughe, e siti di ricerca e sviluppo del progetto di sviluppo di armi nucleari del regime iraniano", che "alimentano il programma di armamenti iraniano".
22.22 - Venerdì riunione Consiglio Sicurezza Onu su Israele-Iran
Il Consiglio di Sicurezza dell'Onu terrà una riunione venerdì sulla situazione in Israele e Iran. Lo fa sapere la presidenza dell'organo delle Nazioni Unite, la Guyana per il mese in corso.
22.15 - Colloqui Germania-Francia-Regno Unito con l'Iran fissati per venerdì
I ministri degli Esteri di Germania, Francia, Gran Bretagna (il cosiddetto E3) e l'Alta rappresentante Ue Kaja Kallas terranno venerdì a Ginevra colloqui sul nucleare con l'Iran. Lo riferisce la Reuters sul proprio sito, citando una fonte diplomatica tedesca. I ministri incontreranno prima Kallas, presso il consolato tedesco a Ginevra, poi avranno un incontro congiunto con il ministro degli Esteri iraniano, ha aggiunto la stessa fonte. Il piano è stato concordato con gli Stati Uniti, ha sottolineato
21.24 - Trump: "Non ho ancora deciso sull'attacco, a breve nuova riunione nella situation room"
Donald Trump non ha ancora preso una decisione su una partecipazione americana alla guerra di Israele contro l'Iran. Il presidente ha spiegato di aver "un'idea" su cosa fare ma le cose cambiano rapidamente e si "può andare da un estremo all'altro", ha detto secondo quanto riportato da Cnn. Il presidente ha anche adetto che a breve ci sarà una nuova riunione nella Situation Room.
20.36 - Aiea, non riteniamo che Teheran stesse cercando di sviluppare arma nucleare
L'agenzia internazionale per l'energia atomica (Aiea) non ritiene che l'Iran stesse cercando di sviluppare un'arma nucleare. Lo ha dichiarato il suo direttore generale Rafael Grossi a Sky News Uk. "Abbiamo concluso che non possiamo affermare che in questo momento ci sia uno sforzo sistematico in Iran per fabbricare un'arma nucleare", ha detto. Grossi ha spiegato che il rapporto dell'Aiea, spesso citato da Israele, ha rilevato che l’Iran sta arricchendo uranio al 60%, l’unico Paese al mondo a farlo, quindi "ci sono elementi di preoccupazione. Ma per quanto riguarda l'affermazione che stanno costruendo e fabbricando un'arma nucleare – no, non abbiamo detto questo". Alla domanda se l'agenzia fosse preoccupata per l’impatto degli attacchi israeliani agli impianti nucleari, Grossi ha risposto: "Ovviamente sì". "C'è sempre la possibilità di un evento radiologico" quando viene colpito un sito nucleare, come la "dispersione di materiale nucleare nell'atmosfera", ha aggiunto.
20.25 - Iran: media, capo CentCom ha presentato a Trump opzioni militari
Il comandante del Comando Centrale degli Stati Uniti (Centcom), il generale Michael Kurilla, ha incontrato il presidente degli Stati Uniti Donald Trump e gli ha presentato opzioni militari riguardanti l’Iran. Lo scrive il Jerusalem Post, citando una fonte a conoscenza dei dettagli.
20.00 - Netanyahu: "Attacchiamo siti nucleari, obiettivi militari e simboli del regime"
"Abbiamo avviato questa operazione per rimuovere la minaccia nucleare e la minaccia rappresentata dai missili balistici. Stiamo attaccando strutture nucleari, missili, centri di comando e simboli del regime". E' quanto afferma il premier israeliano Benjamin Netanyahu in dichiarazioni riportate dal sito di notizie Ynet al sesto giorno dell'escalation militare tra Israele e Iran.
19:47 - Macron: "Stop a raid israeliani contro obiettivi non legati a programma missilistico e nucleare"
Il presidente francese, Emmanuel Macron, ha riunito oggi un Consiglio di Difesa e Sicurezza dedicato al conflitto fra Israele e Iran. Secondo quanto riferito da fonti dell'Eliseo, Macron ha "sottolineato preoccupazione per l'escalation, con bombardamenti israeliani che colpiscono sempre di più obiettivi non legati al programma nucleare e balistico iraniano, e un numero crescente di vittime civili in Iran e in Israele". Macron ha sottolineato che è "necessario mettere urgentemente fine a queste operazioni militari che sono portatrici di pesanti minacce per la sicurezza regionale".
19:41 - Idf: colpito sito per produzione di missili anticarro vicino a Teheran
L'aeronautica militare israeliana ha bombardato un sito di produzione di missili anticarro iraniani vicino a Teheran, utilizzato dall'Iran per rifornire Hezbollah. Lo ha annunciato il portavoce dell'Idf, Effie Defrin, durante una conferenza stampa, ripresa da Times of Israel. Defrin ha dichiarato che centinaia di missili anticarro fabbricati in Iran sono stati trasferiti a Hezbollah in Libano negli ultimi anni.
19:25 - Funzionario israeliano: fino ad ora 400 missili e mille droni da Teheran
L'Iran ha lanciato circa 400 missili balistici e 1.000 droni contro Israele da quando è iniziato il conflitto tra i due Paesi la scorsa settimana. Lo ha dichiarato un funzionario militare israeliano alla Cnn. Di questi missili lanciati, circa 20 missili balistici hanno colpito aree civili in Israele, ha aggiunto. Almeno 24 persone sono morte in Israele dall'inizio dell'operazione militare.
19:20 - Iran: lanciati missili ipersonici contro Israele
L'Iran sostiene di aver lanciato missili ipersonici nell'ultimo attacco contro Israele. Lo ha riferito la tv di Stato di Teheran, secondo cui i missili Fattah "hanno penetrato con successo le difese del regime israeliano".
19:26 - Teheran: colpiremo navi nemiche in caso di intervento Usa
"Qualsiasi intervento diretto da parte degli Stati Uniti si scontrerebbe con una minaccia senza precedenti per le navi nemiche" nella regione. Lo sostiene una fonte iraniana di alto profilo citata dall'emittente qatarina Al Jazeera, secondo cui anche l'alleato Hezbollah in Libano sarà costretto a "reagire". "Se l'America dovesse entrare nello scontro -prosegue la fonte- un'azione dell'Iran contro obiettivi marittimi e posizionamenti nemici potrebbe essere un'opzione".
18:42 - Internet quasi completamente bloccato in Iran
E' "quasi interamente bloccata" la connessione a Internet in Iran, secondo informazioni raccolte da NetBlocks, organismo britannico di sorveglianza del web. L'informazione segue ripetute segnalazioni rimbalzate al riguardo negli ultimi due giorni dal Paese. Non è chiaro se il blocco sia frutto di cyber-attacchi israeliani o anche di restrizioni interne imposte dalle autorità di Teheran in funzione anti-infiltrazioni.
18:32 - Idf: nuovo attacco missilistico iraniano
Nuovo attacco missilistico dall'Iran contro Israele. Ne danno notizia le Idf, mentre stanno per essere attivate le sirene dell'allarme antiaereo per allertare la popolazione ad andare nei rifugi. I vettori lanciati, secondo quanto riferito, sono pochi.
17:51 - Cnn: terza portaerei Usa in Medio Oriente
La portaerei americana USS Ford Carrier Strike Group verrà dispiegata in Medio Oriente la prossima settimana portando così a tre il numero di navi da guerra Usa nell'area. Lo riferiscono due funzionari alla Cnn.
17:44 - Heseth: fornite a Trump alcune opzioni sul conflitto
Il segretario alla Difesa Usa, Pete Hegseth, ha dichiarato davanti ai parlamentari statunitensi che il Pentagono sta fornendo al presidente Donald Trump alcune opzioni possibili mentre il leader sta decidendo cosa fare con l'Iran. Hegseth non ha voluto dire se l'esercito stia pianificando di aiutare Israele nei suoi attacchi, un'azione che potrebbe rischiare di trascinare gli Usa in una guerra più ampia in Medio Oriente. Durante l'audizione davanti alla Commissione per le forze armate del Senato, Hegseth ha affermato che è stata fornita la "massima protezione" alle truppe statunitensi in Medio Oriente e che spetta a Trump decidere se fornire a Israele una bomba "bunker buster" per colpire il cuore del programma nucleare iraniano, il che richiederebbe l'impiego di piloti statunitensi a bordo di bombardieri stealth B-2.
17:32 - Atterrati in Oman tre aerei di Stato iraniani, anche quello presidenziale
Tre aerei di Stato iraniani sono atterrati poco fa a Muscat, capitale dell'Oman. Lo riferisce il giornale israeliano Haaretz, precisando che i velivoli sono decollati dall'Iran meridionale e che uno è quello presidenziale, "usato finora dal presidente Masoud Pezeshkian". Non è chiaro se si tratti di uno spostamento per i negoziati in Oman o, si legge ancora sul giornale nel mezzo dell'escalation militare tra Israele e Iran, se ci siano passeggeri in fuga dalla Repubblica Islamica.
17:24 - Ambasciatore Usa a Gerusalemme: "Stiamo organizzando evacuazione da Israele"
Un "avviso urgente" ai "cittadini americani che desiderano lasciare Israele". Arriva dall'ambasciatore Usa in Israele, Mike Huckabee, che tramite un post su X informa che l'ambasciata degli Stati Uniti "lavora a voli di evacuazione" da Israele e a "partenze di navi da crociera". Nel post, le indicazioni per la registrazione.
17:00 - Khamenei nel bunker, toni dimessi nel discorso alla nazione
Voce affaticata con tono monocorde, volto tirato, il rimbombo che fa intendere si trovi in un bunker. Ali Khamenei si è rivolto alla nazione con un messaggio alla tv sfidando Israele e Stati Uniti per mostrare una parvenza di solidità del regime, ma gli oltre 9 minuti di intervento mostrano al mondo un leader in difficoltà, al di là del proclami minacciosi. L'inquadratura scelta dall'emittente di stato è la stessa utilizzata nell'ultimo discorso della Guida suprema, nei giorni scorsi. L'86enne Khamenei appare mezzobusto, seduto, affiancato sulla destra da una foto dell'ayatollah Khomeini (il fondatore della Repubblica islamica) e sulla sinistra dalla bandiera iraniana a sinistra. A coprire lo sfondo, una tenda beige che rende il set ancora più dimesso. Quasi tetro. Per oltre 9 minuti il capo della teocrazia accusa "il nemico sionista" di aver "commesso un errore e un grave crimine" bombardando l'Iran, ma assicura che sta subendo in rappresaglia una "punizione severa" che "lo ha indebolito". E ne è prova il fatto che "i suoi amici americani sono entrati in scena". Quindi, l'avvertimento a Donald Trump: "Ci ha minacciato apertamente con una dichiarazione inaccettabile, chiedendo di arrenderci", ma "qualsiasi intervento militare da parte" americana "causerà senza dubbio danni irreparabili". Parole durissime, che tuttavia la Guida suprema pronuncia con freddezza, senza mai accendersi, solo scuotendo la testa leggermente ogni tanto. Con lo sguardo diretto alla telecamera ma gli occhi che sembrano puntare altrove dietro le lenti degli occhiali. Un'immagine lontana anni luce da quella di Benyamin Netanyahu, che con toni ed espressione ben più decisi annunciava davanti alla stampa di essere "sulla strada della vittoria", commentando l'operazione 'Rising Lion'.
16:58 - Iran replica a Trump: "Mai chiesto incontro, guerrafondaio"
La missione iraniana presso l'Onu ha replicato alle parole di Trump secondo cui Teheran avrebbe contattato Washington chiedendo un incontro alla Casa Bianca. "Nessun funzionario iraniano ha mai chiesto di strisciare ai cancelli della Casa Bianca", ha affermato citato da Sky News. "L'unica cosa più spregevole delle sue bugie è la sua codarda minaccia di 'eliminarè la Guida Suprema dell'Iran. "L'Iran NON negozia sotto costrizione, NON accetterà la pace sotto costrizione, e certamente NON con un guerrafondaio". L'Iran "risponderà a qualsiasi minaccia con una contro-minaccia e a qualsiasi azione con misure di reciprocità."
16:54 - Trump: "Khamenei non si arrende? Gli auguro buona fortuna"
"Gli dico, buona fortuna". Così Donald Trump ha commentato con la Cnn alla Casa Bianca le parole della Guida suprema iraniana, l'Ayatollah Ali Khamenei, che ha detto che l'Iran "non si sarebbe mai arreso", come invece gli aveva suggerito di fare il presidente americano.
16:50 - Leader della resistenza iraniana: "Cambio regime per pace nella regione"
"La soluzione a questa guerra e a questa crisi" innescata dal programma nucleare iraniano "risiede nel rovesciamento di questo regime e nel cambio di regime da parte del popolo iraniano e della sua resistenza". Lo ha dichiarato l'attivista Maryam Rajavi, presidente eletta del Consiglio nazionale della resistenza iraniana, intervenendo al Parlamento europeo a Strasburgo e sottolineando che "una pace e una sicurezza durature in questa parte del mondo richiedono un cambio di regime in Iran". Rajavi ha quindi affermato che "il nostro obiettivo non è prendere il potere a qualsiasi costo. Il nostro obiettivo è garantire la libertà, la democrazia e il diritto del popolo iraniano di scegliere liberamente, a qualsiasi costo". L'attivista ha spiegato che "il problema iraniano, nella sua interezza, va ben oltre il programma nucleare del regime. Al centro della questione iraniana è il conflitto fondamentale tra il popolo iraniano e la sua resistenza da una parte, e la dittatura religiosa dall'altra". Rajavi ha quindi sostenuto che "è stato il nostro movimento di resistenza che, per la prima volta nell'agosto del 2002, ha smascherato gli impianti nucleari segreti del regime clericale. Altrimenti, il regime avrebbe costruito le sue bombe nucleari in segreto".
16:49 - Trump: "Ultimatum a Teheran? L'ultimo ultimatum"
"Si può dire così. Forse lo potete definire l'ultimo ultimatum". Donald Trump ha risposto così ai giornalisti alla Casa Bianca che gli chiedevano se avesse dato un ultimatum a Teheran, quando è tornato a sollecitare "la resa incondizionata". E poi, alla domanda se gli Stati Uniti colpiranno un impianto nucleare iraniano, ha replicato in modo ironico: "Colpirete la componente nucleare iraniana e a che ora esattamente, signore? Signore, la colpirete? Ci informerebbe, per favore, in modo che possiamo essere lì a guardare?".
16:41 - Trump: "Ho perso la pazienza con l'Iran"
Donald Trump ha detto di "aver perso la pazienza con l'Iran". "La situazione è molto diversa da una settimana fa", ha aggiunto il presidente. "Parlo con Netanyahu ogni giorno, gli ho detto di andare avanti".
16:21 - Due velivoli governativi iraniani diretti verso l'Oman
Due velivoli riconducibili al governo iraniano avrebbero lasciato lo spazio aereo nazionale nelle ultime ore, dirigendosi verso sud in direzione dell'Oman. A riferirlo sono fonti aperte e diversi utenti sui social network, che hanno diffuso immagini e tracciati radar - provenienti dalla piattaforma "Flightradar24" - con le rotte seguite dagli aerei identificati con i codici JJ25 e JJ28, appartenenti alla compagnia Meraj Airlines, notoriamente legata al governo della Repubblica islamica. In particolare, il volo JJ25 risulta operato da un Airbus A340-313, immatricolato EP-IGA, con una livrea ufficiale dell'aviazione governativa. Secondo i dati disponibili, l'aeromobile ha attraversato lo spazio aereo iraniano centrale dirigendosi verso il Golfo di Oman, dove ha oltrepassato i confini meridionali del Paese, continuando la rotta verso sud-ovest, in prossimità del territorio omanita. Il secondo velivolo, identificato come JJ28, è invece un Airbus A321-231 registrato con codice EP-SSM. Entrambi i voli si sarebbero verificati nonostante l'avviso di blocco ufficiale dello spazio aereo nazionale disposto dall'Autorità iraniana per l'aviazione civile nelle ore precedenti, una misura di emergenza in risposta all'offensiva israeliana "Rising Lion" in corso nel Paese. Meraj Airlines è stata in passato utilizzata per spostamenti ufficiali di delegazioni governative, ma anche per operazioni di trasporto riservate, come documentato da sanzioni statunitensi imposte alla compagnia nel corso degli ultimi anni.
16:20 - Iran, enorme colonna di fumo a sud-est di Teheran
Un'enorme colonna di fumo bianco viene segnalata sulla zona sudest di Teheran dopo una nuova serie di forti esplosioni. Lo riferiscono giornalisti dell'agenzia Afp al sesto giorno dell'escalation militare tra Iran e Israele.
16:18 - Trump: "Attacco? Potrei farlo, potrei non farlo"
"Potrei farlo, potrei non farlo. Intendo nessuno sa quello che farò". E' quanto ha detto Donald Trump rispondendo ai giornalisti alla Casa Bianca ad una domanda su un possibile attacco Usa ai siti nucleari iraniani.
16:10 - Pasdaran blindano la TV di Stato iraniana
Sarebbe in mano ai Guardiani della Rivoluzione, i Pasdaran iraniani, la sicurezza del complesso che a Teheran ospita la tv di Stato, finito lunedì nel mirino di un'operazione israeliana nel mezzo dell'escalation militare tra Israele e Iran. Secondo il sito Iran International, unità armate dei Pasdaran hanno preso il controllo del complesso che si trova nella zona nord di Teheran e sono state imposte forti restrizioni agli accessi. Testimonianze riportate dal sito parlano di una presenza significativa di uomini armati.
16:07 - Trump insiste: l'Iran deve arrendersi senza condizioni
Donald Trump ha ribadito che dall'Iran vuole una "resa incondizionata". "Non deve avere l'arma nucleare, deve rinunciarvi", ha insistito il presidente alla Casa Bianca. "L'Iran ci ha contattati, io ho detto che è molto tardi, ma non è mai troppo tardi. Le autorità iraniane hanno ipotizzato di venire alla Casa Bianca a negoziare".
16:04 - Trump: "Attaccare l'Iran? Non lo dirò in pubblico"
"Attaccare i siti nucleari iraniani? Certo non lo dirò a voi": lo ha detto Donald Trump rispondendo ai giornalisti al seguito alla Casa Bianca ribadendo che Teheran si trova "in guai grossi e vuole negoziare"
15:44 - Katz: distrutta sede intelligence iraniana
Il ministro della Difesa Israel Katz ha annunciato che "l'aeronautica ha appena distrutto la sede della sicurezza interna del regime iraniano: il principale braccio della repressione del dittatore iraniano". "Continueremo a colpire i simboli del potere e a colpire il regime degli ayatollah ovunque", ha aggiunto.
15:19 - Esplosione in zona nord di Teheran, parzialmente chiusa la strada principale
Una nuova esplosione è stata avvertita nella zona nord della capitale iraniana Teheran, dopo una serie di esplosioni segnalate nelle aree orientali della città. Lo riferisce un giornalista dell'agenzia Afp aggiungendo che è stata parzialmente chiusa Valiasr Street che attraversa Teheran da nord a sud.
15:17 - Il messaggio in persiano delle Idf: iraniani preoccupati contattino il Mossad
In un insolito comunicato in lingua persiana, le Idf hanno consigliato agli iraniani preoccupati per la situazione nel Paese di prendere in considerazione l'idea di contattare il Mossad. "Cari cittadini iraniani - scrive l'esercito israeliano - Comprendiamo la vostra difficile situazione, data la durezza delle condizioni create dal regime. Negli ultimi giorni abbiamo ricevuto molti messaggi da persone preoccupate per l'attuale futuro incerto. Persino coloro che si identificano come membri delle istituzioni per la sicurezza del regime ci hanno espresso paura, disperazione e rabbia per quanto sta accadendo in Iran e ci hanno chiesto di contattare le autorità israeliane, affinché l'Iran non subisca la stessa sorte del Libano e di Gaza". "A questo punto, è necessario chiarire che non siamo l'autorità competente per tali richieste. Ma il minimo che possiamo fare è indirizzarvi tramite questo link al sito web del Mossad", prosegue l'Idf, includendo nel messaggio il collegamento alla pagina dei contatti dell'agenzia di spionaggio.
15:07 - Idf: in corso attacchi ai siti militari a Teheran
Le Forze di Difesa israeliane confermano che sono in corso attacchi dell'aeronautica contro siti militari iraniani a Teheran. A riferirne è il Times of Israel. Citando media locali, Hàaretz precisa che i raid avrebbero avuto come obiettivo il ministero della difesa e una fabbrica che produce sistemi di difesa.
14:54 - Netanyahu convoca riunione del gabinetto di sicurezza per questa sera
Il Premier israeliano Benjamin Netanyahu ha convocato una riunione del gabinetto di sicurezza per questa sera alle dieci (ora locale), rende noto il Times of Israel citando uno dei ministri convocati. La riunione è stata convocata mentre Israele, che prosegue gli attacchi contro l'Iran, è in attesa della decisione degli Stati Uniti su una partecipazione all'operazione contro i siti nucleari dell'Iran.
14:40 - Media iraniani: esplosioni in zona est di Teheran
I media iraniani hanno riportato esplosioni in diverse zone della parte orientale di Teheran, in Iran.
14:04 - Governo britannico evacua le famiglie dei diplomatici da Israele
Il governo di Londra ha ordinato l'evacuazione dei familiari dei diplomatici britannici da Israele per ragioni precauzionali, sullo sfondo dell'escalation militare con l'Iran. Lo rende noto il Foreign Office. Già nei giorno scorsi il governo Starmer aveva sconsigliato a tutti i cittadini del Regno Unito di viaggiare in Israele (mentre i viaggi in Iran sono sconsigliati da tempo). Nonché ai britannici presenti nel Paese di registrarsi online presso un portale ad hoc, in vista di eventuali misure protettive di emergenza.
13:40 - Idf: 25 caccia hanno colpito oggi 40 obiettivi
"Questa mattina, i caccia dell'Aeronautica militare hanno completato un'ondata di attacchi contro obiettivi militari nell'Iran". Lo scrive su X l'esercito israeliano, aggiungendo che "circa 25 aerei da combattimento hanno attaccato più di 40 infrastrutture missilistiche dirette contro lo Stato di Israele, siti di stoccaggio di missili e agenti militari del regime iraniano".
13:29 - Khamenei: ultimatum di Trump inaccettabile
L'ultimatum lanciato dal presidente Usa, Donald Trump, per una resa incondizionata dell'Iran è "inaccettabile". L'ha detto la Guida suprema iraniana Ali Khamenei durante un discorso trasmesso dalla tv di Stato, come riporta la France press.
13:06 - Mosca: "Gli Usa non considerino neanche assistenza militare a Israele
La Russia ha messo in guardia gli Stati Uniti dal fornire assistenza militare a Israele, o anche solo dal prendere questa ipotesi in considerazione. Lo riferisce l'Interfax, citando il viceministro degli Esteri russo Sergei Ryabkov, secondo cui l'assistenza militare diretta degli Stati Uniti a Israele potrebbe destabilizzare radicalmente la situazione in Medio Oriente. Ryabkov ha affermato che "gli Stati Uniti sono costantemente in prima linea in tutti i processi e dire che prima non sono intervenuti, ma ora lo sono, credo, sarebbe sbagliato. È un'altra questione come vedono la situazione riguardo la fornitura di aiuti militari diretti a Israele. Mettiamo in guardia Washington contro opzioni anche solo speculative e teoriche. Questo sarebbe un passo che destabilizzerebbe radicalmente l'intera situazione".
12:48 - Guardian: raid hanno causato danni lievi a impianti nucleari, ora rischio bomba
Gli attacchi israeliani non hanno finora distrutto il programma nucleare dell'Iran, né le sue ambizioni atomiche. Lo sottolinea un'analisi del Guardian, secondo cui i danni causati dai raid che da venerdì Israele sta conducendo sul Paese potrebbero essere riparati entro pochi mesi. E probabilmente alimenteranno il desiderio di un deterrente nucleare sia da parte del governo che della popolazione. Secondo il giornale britannico, che cita comandanti militari israeliani ed esperti internazionali di proliferazione nucleare, in pochi giorni di guerra Israele ha ucciso una decina dei principali scienziati nucleari dell'Iran, ha eliminato gran parte dei suoi vertici militari e ha attaccato parti chiave del suo programma nucleare. Ma nonostante questa evidente dimostrazione di forza militare e di capacità di intelligence, non è riuscito a danneggiare in modo critico il programma nucleare della Repubblica islamica. I primi attacchi di Israele hanno ritardato di alcuni mesi la capacità dell'Iran di produrre un'arma nucleare, ha affermato un funzionario militare israeliano, parlando a condizione di anonimato. Tuttavia, come riferito dalla Cnn, l'intelligence statunitense ritiene che Teheran sia a tre anni di distanza dal poter conseguire un'arma atomica e non stia cercando attivamente di costruirla. Ciò, secondo il Guardian, renderebbe tale ritardo irrilevante.
Il Guardian evidenzia che invece di frenare la proliferazione nucleare, la decisione di Israele di scommettere sulla forza militare potrebbe essere controproducente e spingere l'Iran ad accelerare i suoi sforzi per ottenere una bomba, se la guerra si concludesse senza la completa distruzione del programma o un accordo che preveda controlli ferrei e ampi poteri di ispezione. "Se la guerra finisce senza distruggere il programma nucleare, permettendo all'Iran di uscire allo scoperto, probabilmente lo faranno", ha affermato Sima Shine, specialista di Iran ed ex responsabile della ricerca del Mossad. Un funzionario militare occidentale con esperienza nella regione ha concordato sul fatto che gli attacchi di Israele, sebbene inquadrati come raid preventivi, abbiano probabilità di essere un incentivo alla proliferazione. "La mia opinione è che se ne avranno la capacità dopo questo, (gli iraniani, ndr) si impegneranno il più velocemente possibile per ottenere un'arma nucleare", ha concluso.
12:31 - Il messaggio in tv di Khamenei: "Israele ha commesso un grave errore e sarà punito"
Israele ha "commesso un grave errore" per questo "verrà punito". E' quanto ha affermato la guida suprema della Repubblica islamica, l'ayatollah Ali Khamenei, che si è rivolto alla nazione con un messaggio televisivo nel sesto giorno dall'inizio dell'aggressione israeliana contro l'Iran. "Non perdoneremo Israele per aver violato il nostro spazio aereo", ha aggiunto il leader. "Le nostre forze armate sono pronte a difendere la patria con il sostegno delle autorità e di tutto il popolo", ha dichiarato Khamenei.
"Chi conosce la storia dell'Iran sa che gli iraniani non rispondono bene al linguaggio delle minacce". Lo ha detto l'Ayatollah Khamenei, nel suo discorso alla tv, riferendosi alle dichiarazioni di Donald Trump. Israele "ha fatto un errore enorme e sarà punita per questo", ha aggiunto sottolineando che "il popolo non dimenticherà il sangue dei martiri e l'atto nel loro territorio".
L'Iran "non accetterà una pace o una guerra imposte". Lo ha detto la Guida Suprema iraniana Ali Khamenei, in un discorso televisivo alla nazione.
12:20 - Ue: cambio di regime in Iran non è nostra posizione
"Sia chiaro, un cambio di regime non rientra nella posizione concordata dell'Ue". Lo ha sottolineato il portavoce del Servizio di Azione Esterna dell'Ue Anouar El Anouni nel corso del briefing con la stampa. Il portavoce ha ribadito che, come spiegato più volte da Bruxelles, l'Iran dove "mai avere o acquisire armi nucleari".
11:57 - Idf: da venerdì colpito 1100 obiettivi
L'aeronautica militare israeliana ha colpito oltre 1.100 obiettivi in centinaia di attacchi in Iran da venerdì. Lo ha dichiarato il portavoce delle Idf, il generale di brigata Effie Defrin, in una conferenza stampa. "Stiamo operando sistematicamente per neutralizzare la minaccia nucleare", ha affermato su X, aggiungendo che gli attacchi stanno "aggravando ulteriormente i danni significativi" causati ai missili balistici e alle difese aeree dell'Iran.
11:12 - Khamenei: nessuna pietà per il regime terrorista sionista
"Dobbiamo dare una risposta forte al regime terrorista sionista. Non mostreremo alcuna pietà ai sionisti". Lo ha scritto su X la Guida suprema dell'Iran, ayatollah Ali Khamenei.
10.42 - Iran a Onu: pronti a rispondere ad attacchi Israele e Usa
L'ambasciatore iraniano all'Onu a Ginevra ha affermato che Teheran risponderà "senza limiti" agli attacchi di Israele e anche a quelli degli Stati Uniti se dovessero decidere un loro coinvolgimento diretto. Lo scrive l'israeliano Haaretz, citando la Reuters. L'ambasciatore iraniano alle Nazioni Unite a Ginevra, Ali Bahreini, ha detto che l'Iran risponderà "seriamente e con forza, senza alcuna restrizione" agli attacchi israeliani sul suo territorio". Se Teheran giungesse alla conclusione che gli Stati Uniti sono coinvolti in questi attacchi - ha aggiunto -, inizierebbe a rispondere anche all'aggressione statunitense
9.54 - Teheran: "L'Iran non ha ancora usato sue armi più potenti"
La strategia dell'Iran nella risposta agli attacchi d'Israele è quella di procedere "passo per passo", il che significa che la Repubblica Islamica non ha ancora "mostrato tutto il suo potenziale". L'avvertimento arriva da Abbas Moghtadaei, parlamentare di alto rango a Teheran, intervistato nelle ultime ore dall'agenzia Ilna e ripreso anche da Iran International, sito d'informazione legato ad ambienti dell'opposizione in esilio con base a Londra. Moghtadaei, vicepresidente della commissione esteri e sicurezza nazionale, ha lasciato intendere che il lancio dei primi missili ipersonici non esaurisce le carte a disposizione dell'Iran. "Abbiamo altre sorprese nel nostro carniere", ha tagliato corto.
8.50 - Idf, abbattuti tre droni lanciati dall'Iran sul nord di Israele
L'esercito israeliano ha reso noto di aver abbattuto poco fa tre droni lanciati dall'Iran sul nord del Paese.
8.34 - Katz: "Un tornado su Teheran, così crollano le dittature"
"Un tornado sta passando su Teheran. I simboli del governo vengono bombardati e distrutti, a partire dall'Autorità per le comunicazioni radiotelevisive, e presto altri obiettivi. Masse di residenti stanno fuggendo. È così che crollano le dittaturè. Lo ha scritto su X il ministro della Difesa, Israel Katz
7.51 - I pasdaran dichiarano il 'dominio' sullo spazio aereo di Israele
Le Guardie della rivoluzione iraniana hanno dichiarato di avere raggiunto "il dominio totale sui cieli dei territori occupati (Israele, n.d.r.), rendendo le difese israeliane impotenti di fronte agli ultimi attacchi missilistici dell'Iran". Lo riferisce Tasnim, agenzia vicina ai pasdaran, secondo cui "una nuova tornata di attacchi missilistici da parte dell'Iran ha preso di mira posizioni nei territori occupati mercoledì mattina, segnando l'undicesima ondata della risposta di Teheran all'aggressione israeliana".
7.01 - Iran: media, nella notte telefonata fra Trump e Netanyahu
Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu e il presidente americano, Donald Trump, hanno avuto un colloquio telefonico durante la notte. Lo riporta il Times of israel citando un funzionario israeliano. Netanyahu ha dichiarato ieri di aver parlato con Trump quasi ogni giorno da quando è scoppiato il conflitto tra Israele e Iran la scorsa settimana.
1.39 - Khamenei su X: "La battaglia ha inizio"
La guida suprema dell'Iran, l'Ayatollah Ali Khamenei, ha pubblicato un messaggio sulla piattaforma sociale X che recita: "Nel nome del nobile Haidar, la battaglia è cominciata". Haidar è un appellativo spesso usato per indicare Ali, considerato dai musulmani sciiti il primo Imam e successore del profeta Maometto. Sul profilo in lingua inglese di Khamenei si legge inoltre: "Dobbiamo dare una risposta forte al regime sionista terrorista. Non mostreremo alcuna pietà ai sionisti" La dichiarazione fa riferimento al primo imam dell’Islam sciita e alla sua conquista della città ebraica di Khaybar nel VII secolo. Il post include un’immagine di un uomo con una spada che entra da un cancello simile a una fortezza, con strisce infuocate nel cielo sopra. La dichiarazione è il primo messaggio pubblico di Khamenei da quando Donald Trump ha chiesto la resa incondizionata dell’Iran e ha detto che gli Stati Uniti per “il momento” stanno rinviando l’uccisione dell'ayatollah.
00.59 - Meloni, l'Iran potenza nucleare minaccia per tutti
"Sono d'accordo sul fatto che un Iran come potenza nucleare non sarebbe una minaccia solamente per Israele, sarebbe una minaccia anche per tutti noi". Lo ha detto la premier Giorgia Meloni in un punto stampa al termine del G7, rispondendo a chi le chiedeva un commento sulle parole del cancelliere Friedrich Merz, secondo cui Israele "sta facendo il lavoro sporco per tutti noi". "Ho sempre pensato che lo scenario migliore fosse quello di un oppresso popolo iraniano che riesce a rovesciare il regime, dopodiché si deve fare il pane con la farina che si ha... Si deve operare nello scenario nel quale si opera, per cui l'obiettivo è quello di impedire che l'Iran abbia una potenza nucleare". Lo ha detto la premier Giorgia Meloni in un punto stampa al termine del G7, rispondendo a una domanda sul monito di Emmanuel Macron contro un cambio di regime con la forza in Iran. "Con la negoziazione fino a ieri non si è riusciti.
Lo scenario è possibile che oggi cambi e noi dobbiamo guardare all'obiettivo - ha aggiunto -, non a quella che è la nostra idea perfetta per ottenere quell'obiettivo. È evidente che finché la minaccia esiste, Israele ha anche il diritto difendere la sua sicurezza"