"Non servono solo per zuppe e bambini". Ora la Russia recluta le donne

La mossa senza precedenti di Mosca: la compagnia militare privata Redut ha iniziato a ingaggiare soldatesse per il battaglione destinato alla guerra in Ucraina

"Non servono solo per zuppe e bambini". Ora la Russia recluta le donne
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Il numero sempre più alto di vittime tra le truppe di Vladimir Putin ha spinto i militari di Mosca a una mossa senza precedenti. Secondo l’organo di stampa indipendente Important Stories, la Russia ha iniziato a reclutare donne per ruoli di prima linea in Ucraina. Le soldatesse vengono ingaggiate per il battaglione “Borz” (traducibile con “Lupo”) della compagnia militare privata Redut, controllata a sua volta dal ministero della Difesa russo. Il nuovo indirizzo è chiaro: le donne non servono solo per la cura della casa e della famiglia.

Si tratta di una svolta per l’esercito di Putin. In precedenza, la Russia era nota per reclutare donne in qualità di infermiere e di cuoche, ma nulla più. Ora si cercano soldatesse per combattere contro Kiev: Redut ha infatti pubblicato un annuncio di reclutamento sul noto social network russo VKontakte. La proposta è allettante soprattutto per chi naviga in cattive acque: lo stipendio mensile iniziale è di 222.000 rubli (2.355 dollari). È previsto un risarcimento in caso di ferite sul campo che può arrivare a 3 milioni di rubli (circa 32 mila dollari) e in caso di morte che può toccare i 5 milioni di rubli (circa 53 mila dollari).

Come riportato da Newsweek, nell’annuncio viene evidenziato che l’esperienza con le armi è auspicabile. Se una candidata non ha avuto la possibilità di fare pratica ma è disposta a tutto per combattere, è previsto un mese di addestramento nella regione ucraina del Donetsk. “Inizialmente non avevamo donne, c’erano solo uomini. Ora abbiamo deciso di provare a introdurre una squadra femminile di cecchini e una squadra di operatrici di droni perché anche le donne possono farlo”, le parole di un reclutatore del battaglione “Borz” - presentatosi come "Vesta" - ai microfoni di una giornalista di Important Stories che si è finta interessata alla candidatura: “Il mio compito in qualità di comandante di unità è dimostrare che le donne non sono fatte solo per le zuppe e i bambini.

Presentata come una compagnia militare privata e indipendente, Redut è in realtà controllata e finanziata dalla Direzione principale dell'intelligence dello Stato maggiore della Federazione Russa (GRU) e ha già preso parte alla guerra in Ucraina.

Attualmente ha già tre donne in servizio in Ucraina, mentre l’esercito “ufficiale” del Cremlino vanta più di mille soldatesse, che però non hanno ruoli di prima linea. La svolta conferma la fase di grande difficoltà per Putin, sotto pressione per l’enorme numero di perdite registrato nelle ultime settimane.

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