I punti chiave
Dmitry Medvedev non ritratta, ma anzi continua a rievocare l'incubo della bomba atomica nella guerra in Ucraina. Il vicepresidente del Consiglio di sicurezza russo ha chiarito ancora una volta, in un'intervista alla giornalista Nadana Friedrichson, che la posizione ufficiale della Federazione russa sull'uso del nucleare prevede l'impiego di armi non convenzionali anche nell'ipotesi di un attacco convenzionale nella Crimea occupata dall'esercito di Mosca o in qualsiasi altra regione della Russia "profonda".
Le parole di Medvedev
"Secondo la nostra dottrina nucleare, la Russia può usare armi nucleari se armi nucleari o di altro tipo di distruzione di massa vengono usate contro la Russia o i suoi alleati, se riceve informazioni verificate sull'avvio di missili balistici per attaccare la Russia o i suoi alleati, in caso di aggressione convenzionale se l'esistenza dello Stato è in pericolo", ha sottolineato Medvedev.
"Posso assicurarvi che la nostra sarà una risposta rapida, dura e convincente", ha precisato l'ex Presidente russo, ripreso dalla Tass. E se Kiev attaccasse la Crimea, Mosca negozierebbe? "In questo caso – osserva Medvedev – non ci sarebbero negoziati, ma solo attacchi di rappresaglia. Tutta l'Ucraina rimasta sotto il dominio di Kiev brucerebbe".
"La nostra risposta può essere qualsiasi", ha concluso l'ex capo del Cremlino, fedelissimo di Putin.
La dottrina nucleare russa
Nel 2020, il Cremlino ha aggiornato il documento sulla dottrina nucleare dello Stato russo. Secondo l'ultima versione, aggiornata con un decreto apposito del presidente Vladimir Putin, pur considerando l'uso del nucleare soltanto come mezzo di deterrenza, "la Federazione Russa si riserva il diritto di usare le armi nucleari in risposta all'uso di armi nucleari e di altri tipi di armi di distruzione di massa contro di essa e (o) i suoi alleati, così come in caso di aggressione contro la Federazione Russa con l'uso di armi convenzionali, quando l'esistenza stessa dello Stato è minacciata".
Sempre secondo la dottrina russa, perché Mosca decida di lanciare una testata nucleare, dovrebbe verificarsi una delle seguenti condizioni: il lancio di un missile balistico diretto in
Russia; l'uso di armi di distruzione di massa da parte di una potenza antagonista; un attacco contro le infrastrutture critiche dello Stato e dell'esercito; un attacco convenzionale che minacci l'esistenza dello Stato russo.
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