Cronaca locale

"C'è l'inflazione...". Il compagno di Aurora Ramazzotti e l'affondo su Sala

Anche i vip di Milano iniziano ad alzare la voce contro il sindaco, che da tempo utilizza i cittadini come "bancomat" per le casse comunali

"C'è l'inflazione...". Il compagno di Aurora Ramazzotti e l'affondo su Sala

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Tra pochi giorni entreranno in vigore le nuove regole di Area C a Milano, che non implicano solamente l'aumento delle tariffe ma anche lo stop ai mezzi commerciali, con ripercussioni enormi sul commercio. Goffredo Cerza, compagno di Aurora Ramazzotti, ha pubblicato la comunicazione del Comune nel quale si spiega che con questa misura "Milano ha perseguito la riduzione delle emissioni inquinanti e la decongestioni del traffico in centro città". E per continuare "nell'opera di contenimento dell'inquinamento e del traffico, l'amministrazione ha deliberato due importanti misure".

Quali? In primis l'aumento delle tariffe del ticket. Chi volesse entrare in Area C con la propria auto sarà costretto a pagare 7.50 euro (rispetto ai 5 previsti in precedenza) a partire dal 30 ottobre. Questo vale per tutti i veicoli. Chi vive in Area C avrà diritto a 50 accessi all'anno, che per chi frequenta la città ogni giorno si consumano nell'arco di uno/due mesi, e per i successivi sarà costretto a pagare 3 euro, rispetto ai 2 precedenti. Ma non è finita, perché l'aumento del pagamento è previsto anche per i veicoli di servizio registrati sul sito Atm, che dovranno pagare 4.50 euro. "E ma c'è l'inflazione... Le macchine inquinano", è il commento sarcastico di Cerza, che ha accompagnato le sue parole con l'emoji di un clown, a sottolineare l'assurdità di queste misure.

Goffredo Cerca

Milano è sempre più una città per ricchi ma anche loro, adesso, si stanno stancando di essere il "bancomat" di un sindaco che cerca in ogni modo di fare cassa. A essere colpiti maggiormente sono, ovviamente, i lavoratori pendolari, coloro che vivono fuori città ma sono costretti a entrarvi quotidianamente. "Da 50 giornate all'anno si passerà a 25 per i residenti e a sole 5 per i non residenti colpendo in maniera durissima la possibilità di acceso a Milano degli automobilisti per motivi lavorativi, sanitari, scolastici", denuncia il sindaco di Sesto San Giovanni, Roberto Di Stefano.

A salire sulle barricate sono anche i lavoratori impiegati nella pubblica sicurezza, costretti a versare ogni giorno al Comune di Milano un'ora del loro lavoro quotidiano (pagato, appunto, 7.50 euro) per raggiungere i luoghi di lavoro, le caserme e le questure del territorio e garantire in questo modo la sicurezza di tutti. "Questo non può essere il piano ecologico, perché se vieti l'accesso dentro la città, allora devi favorire l'utilizzo dei mezzi pubblici con prezzi scontati e con un aumento delle corse disponibili. Cosa che invece non avviene, con tariffe ATM aumentate vertiginosamente", ha aggiunto il sindaco di Sesto S.G.

Ma la giunta Sala non ci sente da quell'orecchio e utilizza il paravento di un ambientalismo raffazzonato per far quadrare un bilancio non in ordine.

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