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Carola Rackete "sperona" la sinistra: "Meloni? In gamba e capace"

L'ex capitana della Sea Watch 3 riconosce meriti europei alla Meloni, pur da sua avversaria. Schiaffo alla sinistra nostrana, che si ostina a ripetere la fake news dell'Italia "isolata in Europa"

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Giorgia Meloni? "Molto in gamba e capace". A sorpresa, Carola Rackete ha "speronato" la sinistra e in particolari quanti, tra i progressisti, faticano a riconoscere qualsivoglia merito alla leader di Fratelli d'Italia. Pur da convinta oppositrice di quest'ultima, l'ex capitana della Sea Watch 3 le ha infatti riconosciuto dei meriti nelle relazioni con gli altri leader europei e nella gestione della propria agenda politica, con particolare riferimento ai temi ambientali. Posizione spiazzante, certo, ma anche significativa, visto che oggi l'attivista pro-migranti è candidata indipendente della Linke al Parlamento Europeo con un'agenda tutta incentrata sulla "giustizia climatica".

"Giorgia Meloni si rivelata molto in gamba e capace nell'interfacciarsi con i leader europei, ma è un altro il futuro che noi vogliamo per l'Europa", ha affermato Carola Rackete intervenendo a un festival fiorentino diretto da Serena Dandini (la sua presenza già nelle scorse settimane aveva fatto discutere). Così, nel nostro Paese, l'ex capitana della Sea Watch 3 ha pronunciato un apprezzamento del tutto inaspettato, destinato a far saltare le coronarie agli oppositori duri e puri di Giorgia Meloni. Pur non condividendone la linea politica - cosa che ha prontamente ribadito - Rackete ha comunque attribuito al premier italiano dei meriti e delle capacità, soprattutto nelle relazioni con gli omologhi europei.

Chissà, magari non se ne sarà nemmeno resa conto, ma l'ex attivista umanitaria ha così rifilato un sonoro schiaffone alla sinistra italica, che diversamente - e contro ogni evidenza - continua a ripetere il mantra dell'Italia "isolata in Europa", accusando Meloni di non avere voce in capitolo nei tavoli Ue. Tutto falso, come dimostra appunto il parere non certo interessato o tantomeno "complice" della Rackete. Le parole di quest'ultima, per quanto inattese, sono l'ennesima riprova che all'estero il nostro premier sia visto con occhi ben diversi da come le opposizioni di casa nostra la descrivono.

Intervistata a Firenze, Rackete ha poi ripetuto i propri cavalli di pattaglia in riferimento ai temi ambientali. "L'emergenza climatica ha gravi conseguenze politiche ed economiche e un impatto concreto sulle nostre vite", ha affermato.

Poi, sottolineando la propria appartenenza al perimetro dell'ultra-sinistra, ha rimarcato: "Dobbiamo restare fedeli ai nostri valori, diversamente l'alternativa che avremo davanti sarà tra giustizia climatica e salvaguardia dei diritti umani da un lato e estrema destra al potere dall'altro".

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