“Colpiscono i più poveri”. Schlein attacca il governo Meloni

La segretaria dem difende il reddito di cittadinanza e si scaglia contro il governo Meloni: "Vogliono colpire e nascondere i poveri"

“Colpiscono i più poveri”. Schlein attacca il governo Meloni
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Compressione dei diritti civili, annullamento di qualsiasi misura di welfare, negazionismo climatico imperante e chi più ne ha più ne metta. Ecco il “fantastico” mondo della segretaria dem, Elly Schlein: un’Italia sotto scacco delle “destre” guidate da Giorgia Meloni e dai suoi principali alleati di governo. Un paese descritto, con dovizia di particolari, in un’intervista rilasciata dalla stessa leader Pd al Manifesto.

Schlein attacca il governo

Il mix di risposte, è meglio prepararsi per tempo, si traduce in un agglomerato di ideologia spicciola e giravolte strumentali. In primis, ovviamente, sul reddito di cittadinanza.“L’esecutivo – sostiene Schlein con sprezzo del ridicolo – pianta le sue bandierine ideologiche in mezzo agli occhi di chi sta peggio”. Poco importa se, come viene spesso ricordato, il Partito democratico di allora votò contro il reddito pentastellato. Poco importa, ancora, se gli ex vertici dem, a proposito della mancia grillina, parlavano di “sciocchezza” se non di “pagliacciata”. Tutto questo, per nulla utile alla causa dem, viene dimenticato e riposto delicatamente in un cassetto.“Se ne trae una visione di insieme – sentenzia la segretaria dem – l’obiettivo è colpire e nascondere i poveri”.

Sul Pnrr la musica non cambia. E lo stesso livore politico si traduce in superficialità.“Ci hanno messo dieci mesi per cancellare 16 miliardi di progetti”, spiega la leader dem e aggiunge, “Fa impressione che in tempi di roghi e nubifragi taglino risorse che servono per proteggere le comunità sul dissesto e per difendere il verde”. Le modifiche, come più volte ripetuto dall’esecutivo, ci sono state. Altra cosa, del tutto superficiale, è parlare di definanziamento tu cur. Il ministro per gli Affari europeo e il Pnrr, Raffele Fitto, è stato altrettanto chiaro.“Non c’è nessuna interruzione rispetto a tutto ciò che è previsto – ha assicurato il ministro durante la sua difesa di ieri alle Camere – le nuove misure individuate non saranno oggetto di definanziamento”.

Una risposta che, evidentemente, non è stata accolta dal Nazareno. La segretaria dem, incalzata per l’occasione dal Manifesto, è un fiume in piena. Dopo aver attaccato il governo sul fronte del lavoro, Elly Schlein torna a parlare la lingua madre dell’odierno panorama Pd. Diritti civili da una parte, ambientalismo e transizione green dall’altra. Anche in questo caso, purtroppo, non ci rimane che segnalare l’impressionante percentuale ideologica che caratterizza le invettive firmate Schlein.“La destra – spiega la segretaria dem – sta comprimendo i diritti delle persone lgbtqi+”.

Nessun esempio per rafforzare la propria tesi, nessun dato incontrovertibile che gioca a suo favore, nessuna dimostrazione tangibile dell’ardua sentenza. L’importante è sparare a palle incatenate contro il governo presieduto da Giorgia Meloni. “Penso che dobbiamo parlare di un attacco alla multidimensionalità della povertà, della quale fa parte anche la giustizia climatica.

Fanno i negazionisti col condizionatore”. Cambiano le stagioni, cambiano i protagonisti e cambiano gli scenari. Le armi del Partito democratico rimangono le stesse: livore ideologico da una parte, delegittimazione dell’avversario dall’altra.

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