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"Niente rielezione". E gli ex deputati grillini fanno scorta di biglietti del treno

Triplicati gli acquisti di ticket per Frecciarossa e Italo negli ultimi tre mesi della scorsa legislatura: in prima i grillini non rieletti

"Niente rielezione". E gli ex deputati grillini fanno scorta di biglietti del treno

Nel corso degli ultimi tre mesi della scorsa legislatura è aumentata in maniera esponenziale la richiesta di carnet di biglietti dei treni ad Alta velocità all’agenzia viaggi della Camera. Non un singolo episodio, anzi: come confermato da Il Foglio, un bel gruppo di deputati ha preso d’assalto i treni. O quantomeno i ticket per salire a bordo di Frecciarossa e Italo. In prima fila? I presunti rappresentanti dell’onestà: gli esponenti M5s o comunque gli ex grillini giunti al termine dei due mandati.

M5s o ex grillini in prima fila

Nonostante l’inattività della Camera dei deputati complice la campagna elettorale, il numero di carnet staccati si è triplicato. Pacchi e pacchi da dieci biglietti, anche se solitamente la procedura è diversa. I deputati hanno diritto ai biglietti ferroviari per muoversi da e per Roma in tutto il Paese. Per entrarne in possesso, devono passare dall’agenzia convenzionata con Palazzo Montecitorio, ovvero la Carlson Wagonlit. Per ricevere i ticket è sufficiente una mail oppure una telefonata.

I deputati chiedono i biglietti, l’agenzia li emette e poi presenta il conto alla Camera. Una volta a bordo del treno, esclusivamente in business, i politici mostrano il coupon nominativo e il tesserino parlamentare. Per questo motivo la richiesta di carnet appare piuttosto inusuale. Ma i numeri non mentono: a marzo sono stati venduti carnet per un valore di 3.756 euro. Cifra salita a 11.979,50 euro a luglio. E ancora: ad agosto 10.168, a settembre 9.631 e a ottobre 50.740,5 euro. Numeri impressionanti, soprattutto con le elezioni ormai alle spalle e l’abbandono dei palazzi romani da parte dei molti non rieletti.

Protagonisti della vicenda diversi ex onorevoli, ma un dato emerge in maniera palese: la grande presenza di parlamentari M5s o con un trascorso nei pentastellati, molti giunti alla fine del percorso parlamentare a causa del limite dei due mandati. Complice l’innegabile boom di richieste, gli uffici di Palazzo Montecitorio hanno acceso i riflettori sulla vicenda. Risultato? Lo scorso 13 ottobre hanno fatto in modo che i carnet non fossero più validi.

Alla faccia dei furbetti.

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