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"Ha vinto il politically correct": la "sentenza" di Cruciani sul caso Facci

Il conduttore della Zanzara in tackle sulla campagna denigratoria nei confronti del giornalista di Libero: "Uno schifo assoluto"

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I caroselli della sinistra, le bottiglie stappate dai talebani del politically correct, le esultanze incontenibili dei soliti soloni. L'annuncio della Rai di cancellare la striscia quotidiana affidata a Filippo Facci a partire da settembre - "I Facci vostri" - ha scatenato grande entusiasmo nei presunti ambienti progressisti. Il trionfo della censura, lo zenit del bavaglio per un articolo considerato eccessivo dagli integralisti rossi. Una vicenda che ha mandato su tutte le furie Giuseppe Cruciani, in tackle sui censori.

"Non c'è niente da fare: ha vinto il politicamente corretto, ha vinto la censura, ha vinto chi voleva che un signore che non ha fatto nulla - Filippo Facci - fosse cacciato dalla Rai prima di entrare, prima di dimostrare se poteva fare qualcosa di buona. Questa è la verità", questo il j'accuse di Cruciani. Nel corso del consueto appuntamento con "La zanzara", il cronista non ha utilizzato troppi giri di parole:"Giornalista di Libero, Facci è stato accusato negli scorsi giorni di sessismo, di maschilismo... Non sapete di cosa state parlando, per un piccolo articolo e per una piccola scivolata lessicale. Per massacrarlo, sono arrivati a pubblicare le chat delle denunce di stalking dell'ex compagna. Uno schifo assoluto".

"Non sono riusciti a resistere, a imporlo", l'addebito di Cruciani alla maggioranza di centrodestra, senza dimenticare le immarcescibili proteste dei compagni di sinistra: "È bastata una levata di scudi di qualche giornale cosiddetto progressista e di qualche donna all'interno del consiglio di amministrazione della Rai per schiacciarlo come una mosca. Ecco, avete ottenuto lo scalpo di Facci". Come facilmente prevedibile, David Parenzo ha appoggiato la decisione dei vertici di viale Mazzini:"Ha scritto delle bestialità, ha detto delle bestialità. A voi piace così, secondo me in Rai non avevano capito l'opera omnia del suddetto. Non c'è stato alcun politicamente corretto. Se questa è lesione dell'articolo 21, della libertà di stampa...". Posizione contestata nettamente da Cruciani, ricordando che Facci non ha potuto raccogliere nemmeno un minuto in Rai. Un'esclusione basata sul nulla, in altri termini: "Cos'è censura preventiva? Ma l'avevano annunciato prima! Ma dai. Una roba incredibile, come se ognuno di noi dovesse contribuire alla crescita civile, ma di che cazzo stiamo parlando. In Rai c'è qualsiasi cosa, è stata detta qualsiasi cosa. E Facci non aveva ancora fatto nulla in Rai: giudicatelo per quello che avrebbe fatto.

Ma ormai è tardi".

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