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Docenti, giornalisti e vecchie glorie. Parte la corsa al seggio di Bruxelles

Moratti in forse per Fi, Parsi con Azione. Il Pd lancia Strada e Valerio

Docenti, giornalisti e vecchie glorie. Parte la corsa al seggio di Bruxelles

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Le elezioni europee si avvicinano e il toto-nomi impazza. Fdi sta tirando dritto. La premier Giorgia Meloni ha dichiarato che deciderà se scendere in campo in prima persona o no. Di sicuro i sondaggi testimoniano lo slancio garantito dalla possibile candidatura della presidente. Tra chi è già partito, Nicola Procaccini, con il suo spettacolo teatrale «Cronache dal ventre della balena live», nel collegio del Centro. A Milano sono già comparsi i manifesti di Carlo Fidanza, capo-delegazione dell’Ecr Fdi a Bruxelles. Ufficializzati anche i nomi del bolognese Stefano Cavedagna per il collegio del Nord Est, dove ci sarà anche Elena Donazzan, e del fiorentino Francesco Torselli per quello centrale. Nella Lega, molto ruota attorno alla eventuale candidatura in Ue del governatore Luca Zaia, che ancora non ha sciolto la riserva. Il generale Roberto Vannacci spiega di essere in fase di valutazione ma fonti vicine al Carroccio assicurano: «Ci sarà». Per il resto, i nomi sono quelli che circolano da tempo: Aldo Patriciello al Sud, Susanna Ceccardi e Mario Abruzzese al Centro, Angelo Ciocca, Silvia Sardone e Isabella Tovaglieri nel Nord Ovest, Anna Maria Cisint nel Nord Est e Annalisa Tardino nelle Isole.
Anche Forza Italia ha le idee chiare: il capodelegazione uscente Fulvio Martusciello al Sud, Salvatore De Meo, Renata Polverini e Rossella Chiusaroli al Centro, Massimiliano Salini nel Nord Ovest (dove potrebbe candidarsi anche l’ex governatore Roberto Cota). Gli azzurri, sulle Isole, confermano Caterina Chinnici e presentano due assessori regionali: Marco Falcone ed Edmondo Tamajo. Nel Nord Est, dipende dall’accordo con l’Svp. Resta il punto di domanda su Letizia Moratti, che il partito vorrebbe in corsa. Italia viva, forte di un sondaggio interno che la dà davanti ad Azione, schiera Matteo Renzi in tutti i collegi. Se dovesse passare l’idea di una lista unica con i Radicali, diventerebbe possibile la candidatura di Giandomenico Caiazza. In caso di intesa con Libdem, ancora, spunta il nome di Oscar Giannino.
Capitolo Azione: Carlo Calenda candida il generale Vincenzo Camporini. Per gli azionisti, si fa anche il nome del professor Vittorio Emanuele Parsi. Niente da fare per Carlo Cottarelli.
E si arriva così al Pd, dove Elly Schlein vuole essere della partita. Stefano Bonaccini «deciderà entro Pasqua», assicurano fonti dem. La segretaria pesca dal civismo: Chiara Valerio, Cecilia Strada, Marco Tarquinio e Lucia Annunziata. Per blindare il Sud, Sandro Ruotolo in funzione anti-De Luca. Ma il sindaco di Bari Antonio Decaro punta all’exploit proprio in quel collegio. Confermati anche il sindaco di Bergamo Giorgio Gori e quello di Firenze Dario Nardella.
A proposito di Firenze: l’intesa del centrodestra su Eike Schmidt è a un passo.


«Non c’è mai stato un candidato a primo cittadino di così altro profilo», dicono dalla coalizione.

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