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"Equa distribuzione, Sicilia e Calabria non siano campi profughi dell'Ue"

Ad Agrigento il capo del Viminale annuncia sostegni per Lampedusa e smonta le polemiche sul caso Geo Barents. "Sicilia e Calabria non siano campo profughi d'Europa"

Piantedosi: "Equa distribuzione, Sicilia e Calabria non siano campi profughi dell'Ue"
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Il governo ha ascoltato il grido di Lampedusa: nella gestione dell'emergenza migranti, l'isola non sarà lasciata in balia degli eventi. Al termine del comitato per l'ordine e la sicurezza tenutosi nel pomeriggio odierno ad Agrigento, il ministro degli interni Matteo Piantedosi ha fatto il punto della situazione, assicurando la vicinanza dell'esecutivo alle regioni e alle località maggiormente impegnate nell'accoglienza dei profughi.

Migranti, Piantedosi: "Necessaria equa distribuzione"

"È necessaria un'equa distribuzione su tutti i luoghi di possibile sbarco con l'obiettivo di sgravare il più possibile la Sicilia e la Calabria che non devono diventare il campo profughi d'Europa", ha spiegato il capo del Viminale, anche e soprattutto in riferimento al caso più dibattuto delle ultime ore, quello Geo Barents, indirizzata ad Ancona. "Ho raccolto il grido di allarme del sindaco di Lampedusa rispetto alle esigenze della comunità. Va reso onore a questa isola che da decenni è la prima frontiera dell'Europa che se ne fa carica con grande dignità", ha affermato Piantedosi, ricordando come la provincia di Agrigento sia quella che si fa maggiore carico dell'accoglienza. "Sono 1250 i migranti accolti stabilmente. Per questo di recente abbiamo mandato altrove una nave Ong", ha argomentato.

Gli aiuti del governo a Lampedusa

Piantedosi ha poi idealmente risposto alle parole del sindaco di Lampedusa, che aveva chiesto i danni morali al governo da poco insediato. "Ci ha fatto presente che in pochi giorni i migranti hanno un costo, in termini di produzione di rifiuti, quantificato in quello che che l'intera popolazione raggiunge in un anno", ha anche raccontato il ministro, annunciando che verrà predisposto un piano straordinario per la gestione dei rifiuti dell'hotspot, "anche dal punto di vista finanziario". L'esecutivo garantirà quindi un contributo al Comune siciliano per far fronte "a queste ingenti spese che è difficile sostenere con le sole risorse comunali".

Caso Ong, Piantedosi smonta le polemiche

Poi il focus si è spostato sul caso delle Ong e in particolare sulla Geo Barents, invitata dal governo a raggiungere il porto di Ancona per l'attracco. Il capo del Viminale ha ribadito che l'intenzione dell'esecutivo è quella di predisporre un'equa distribizione dei flussi, senza creare pericolose situazioni di sovraffollamento nei centri d'accoglienza. Ocean Viking e Geo Barents "sono navi di stazza importante, in passato si sono trattenute in mare per due-tre settimane in condizioni meteo simili a queste, non sono proibitive, nulla di eccezionale", ha anche aggiunto Piantedosi, spegnendo le polemiche della sinistra e delle associazioni umanitarie. L'ex prefetto di Roma ha inoltre smontato l'illazione sull'invio dei migranti nelle città governate dal Pd. "Ho massimo rispetto per tutte le critiche, soprattutto quelle dell'opposizione, ma non la condivido". Ancona - ha aggiunto - "è stata scelta perché i nostri esperti tecnici hanno valutato che si poteva fare".

Ultras, Piantedosi annuncia provvedimenti

Il ministro si è anche espresso sugli scontri fra ultras di Napoli e Roma sulla A1. "Vietare le trasferte ai tifosi? L'attuale quadro normativo consente di adottare dei provvedimenti restrittivi e io stesso, in qualità di prefetto, ho preso decisioni analoghe", ha ricordato, comunicando che nei prossimi giorni ci sarà un incontro con la Lega calcio e gli organi di polizia. "Darò istruzioni affinchè si adottino provvedimenti improntati a criteri di massima precauzione. Non so se giuridicamente si può parlare di Daspo a vita ma di sicuro posso assicurarvi che l'attuale sistema di norme consente di adottare provvedimenti adeguati", ha affermato.

Incalzato dai cronisti, ad Agrigento Piantedosi aveva anche parlato della ricerca del superlatitante Matteo Messina Denaro. "La sua cattura? Non ne so di più, è evidente che mi farebbe un immenso piacere se dovesse accadere.

Sarebbe una notizia magnifica per la Sicilia e l'Italia spero proprio che presto possa succedere" aveva osservato.

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