Il tema del premierato è particolarmente vivo nel Paese, dove la discussione bipartisan sulla riforma costituzionale che vuole attuare l'attuale maggioranza è al centro di incontri e oggetto di dibattito. Tommaso Cerno, direttore de il Tempo, ospite di Giovanni Floris a "Di Martedì" ha analizzato la questione da un punto di vista non frequente, che spiega molte delle polemiche che montano dall'attuale opposizione del Paese: "In Italia - lasciamo perdere la sacralità della prima Repubblica - fino a che governava chi vinceva erano tutti favorevoli a una indicazione maggiore da parte dei cittadini. Il problema è che il Pd a un certo punto ha governato quando perdeva. Quindi tu adesso hai una sinistra che dice: 'Ma se io governo quando perdo ma perché devo fare in modo che governa chi vince?'".
Per Cerno è proprio questo il punto della questione e, soprattutto, della polemica, è questo. "Se tu torni indietro da questo punto, ti rendi conto che il Pd ha presentato riforme presidenzialiste fino alla scorsa legislatura e che, anche se il premierato è una legge perfettibile e completamente modificabile, il tema che i cittadini sono stufi che governa Conte se hanno votato per un altro sicuramente esiste", prosegue il giornalista, sottolineando come negli ultimi anni ci siano state diverse distorsioni del voto degli italiani. Distorsioni che si ripercuotono nel sistema democratico nel momento in cui al potere sale una figura che non è quella desiderata dal popolo.
Cerno, quindi, nel corso della discussione durante la trasmissione, davanti alle solite accuse rivolte al presidente del Consiglio e al suo partito, ha messo Michele Santoro davanti alla cruda realtà, quella che in pochi finora avevano prospettato al giornalista, ora candidato in Europa. "Giorgia Meloni ha il partito forse più grande rimasto come struttura, anche pieno di giovani", ha sottolineato il direttore, sottintendendo un concetto ben preciso, ossia che Fratelli d'Italia ha un futuro. "Non so se Santoro ne avrà mai uno uguale, glielo auguro.
Per il momento è più personalistico lui di lei, a mio avviso", ha chiosato Cerno. Santoro non è nemmeno detto che supererà la soglia di sbarramento. Anzi, è molto probabile che resterà parecchio indietro rispetto a quel 4% richiesto per entrare nel parlamento europeo.
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