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Fedelissimi e "usato sicuro": ecco la segreteria del Pd di Schlein

Accordo ormai raggiunto in Nazareno tra la maggioranza e la minoranza del partito: ai sostenitori di Bonaccini andranno cinque posti. A breve l'annuncio ufficiale

Fedelissimi e "usato sicuro": ecco la segreteria del Pd di Schlein

Dopo giorni di intenso dibattito interno e caos, sembra proprio che all'interno del Nazareno sia arrivata la quadra sulla nuova segreteria del Partito democratico. Elly Schlein e Stefano Bonaccini hanno siglato l'accordo sulla composizione che la nuova leader dei dem ha voluto che si trasformasse anche nel modello "governo ombra". La trattativa è durata fino a notte fonda: da una parte c'era il capogruppo al Senato, Francesco Boccia, mentre dall'altra era presente il sottosegretario alla Presidenza della Giunta emiliano-romagnola, Davide Baruffi. Fatto sta che maggioranza e minoranza piddina hanno sancito un'iintesa di massima, da confermare definitivamente a breve.

La Schlein, a questo punto, è in procinto di varare - probabilmente già nelle prossime ore - la squadra con la quale governerà il principale partito di opposizione. Squadra larga: un modello - per l'appunto - da governo ombra, che comprenderà tra i 15 e i 20 posti. Cinque di questi finiranno alla minoranza, con i veterani Debora Serracchiani e Alessandro Alfieri che andranno rispettivamente alla Giustizia e alle Riforme; lo stesso Baruffi, braccio destro di Bonaccini in Regione Emilia-Romagna, guiderà gli Enti Locali. Nella segreteria del Nazareno, quindi, entrerà anche la corrente di Base Riformista capeggiata dall'ex ministro Lorenzo Guerini: l'area che, subito dopo le primarie aperte di fine febbraio scorso, aveva espresso più di una perplessità riguardante la gestione unitaria dell'intero partito.

Tra il vecchio e il "nuovo" il Pd resta senza vicesegretari

In questa composizione la novità fondamentale proposta da Schlein è che non ci saranno vicesegretari. In quota maggioranza, vengono blindati per gli Esteri l'ex ministro Giuseppe Provenzano (fedelissimo della segretaria) e all'Economia l'ex viceministro Antonio Misiani. Stesso discorso per altrettanti incarichi di peso sono decisamente in pole position nella squadra Gaspare Righi, i deputati Marco Sarracino e Marco Furfaro, l'ex sindaca di Crema Stefania Bonaldi, la consigliera del Lazio Marta Bonafoni, Caterina Cerroni per i Giovani dem, Cecilia D'Elia per le donne democratiche. Possibile un incarico anche per il giornalista Sandro Ruotolo (Legalità o Sud). Questione ormai di poco tempo, dunque, per completare gli incastri. Dopo avere trovato l'intesa sugli equilibri, ora sia Schlein sia Bonaccini sentiranno i vari big delle due mozioni congressuali per definire ufficialmente il puzzle delle nomine.

Sull'impasse della nuova segreteria molto ha pesato molto la questione Campania: regione che, al netto di Napoli e di alcune zone del capoluogo campano, la mozione che aveva prevalso era quella di Bonaccini. Il territorio campano è stato inoltre commissariato.

Le figure mandate da Roma sono Nicola Misiani (uomo di fiducia della neosegretaria ma anche in ottimi rapporti con il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi) - per quanto riguarda il Pd regionale - e a Caserta, dove Susanna Camusso dovrà per conto di Schlein dipanare l'imbrogliata matassa dello scandalo delle tessere gonfiate e dei ricorsi alla magistratura.

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