Germano attacca Giuli ma ha ricevuto milioni per i suoi film: ecco tutti i numeri

Da "Berlinguer - La grande ambizione" a "Confidenza", il tanto bistrattato governo Meloni ha staccato assegni milionari per i cinque film a cui l’attore ha partecipato dal 2023 ad oggi

Elio Germano in "Berlinguer - La grande ambizione"
Elio Germano in "Berlinguer - La grande ambizione"
00:00 00:00

Elio Germano nelle ultime ore è diventato il nuovo punto di riferimento della sinistra. Il bravo attore si è reso protagonista di un attacco frontale al ministero della Cultura e al suo titolare Alessandro Giuli. “Vorrei che il ministro si confrontasse con i diversi rappresentanti della nostra categoria anziché piazzare gli amici nei vari posti come fanno i clan. Il cinema è davvero in crisi e noi crediamo per grossa responsabilità del ministero della Cultura. Sentirci dire che le cose vanno bene, in questo modo tra l’altro bizzarro, è dal mio punto di vista fastidioso” le sue parole in occasione della presentazione dei David di Donatello al Quirinale.

Affondo che non è passato inosservato e che ha mandato in brodo di giuggiole Pd & Co. In particolare, Germano ha posto l’accento sul presunto stato di abbandono del cinema italiano. In altri termini, il governo guidato da Giorgia Meloni non fornirebbe abbastanza contributi. Addebiti peraltro già circolati un anno fa, quando il Mic mise mano ai finanziamenti per le produzioni, un intervento necessario considerando i milioni spesi per pellicole con venti spettatori o finite in esclusiva sulle piattaforme streaming senza passare dal grande schermo. Ma torniamo a Germano: davvero il ministero della Cultura non sostiene il cinema? O, ancora più precisamente, il suo cinema?

I numeri sembrano smentire l’interprete capitolino. Sì, perché i cinque film a cui ha partecipato a vario titolo dal 2023 ad oggi hanno ricevuto 12 milioni di fondi ministeriali. Considerando che i costi complessivi sono stati di 24 milioni, il governo ha contribuito a più di un terzo del budget per i suoi film. Per fare due esempi, riportati dalla pagina Instagram Siete dei poveri comunisti: “Berlinguer – La grande ambizione” ha ottenuto più di 2 milioni, mentre “Confidenza” ha toccato quota 2,7 milioni. Nell’elenco c’è anche “Palazzina Laf” diretto da Michele Riondino – anche lui noto per vari attacchi al governo – con 1,2 milioni.

Giuli ha risposto alle accuse ricevute pubblicamente e la la contro-risposta di Germano è stata ancor più sorprendente.

L'attore che vanta 5 David di Donatello si è detto “preoccupato perché un ministro attacca direttamente un cittadino”. Dimenticando, evidentemente, che il primo affondo è stato il suo. E anche gli assegni firmati dal suo ministero.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica