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"Difendiamo i nostri popoli contro l'ondata migratoria". Le Pen infiamma il pubblico di Pontida

La leader del del Rassemblement National è salita sul palco del raduno annuale leghista per parlare dei temi europei e dell'immigrazione: "Amici della Lega, l'Europa che noi vogliamo ricostruire ha bisogno della vostra energia e determinazione"

"Difendiamo i nostri popoli contro l'ondata". Le Pen infiamma il pubblico di Pontida

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Salvini accoglie Marine Le Pen a Pontida: pronto il piano per le Europee

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Il pratone di Pontida accoglie migliaia di militanti e sostenitori della Lega per la giornata conclusiva del tradizionale raduno annuale del Carroccio. Tra i tanti interventi che si sono succeduti sul palco, i più attesi erano sicuramente quelli di Marine Le Pen e del segretario Matteo Salvini. Il leader del Rassemblement National è stata accolta nel retropalco dal vicepresidente del Consiglio, che poi l'ha accompagnata al suo ingresso davanti alla folla che l'ha salutata con un lungo applauso. Nella settimana in cui si è parlato molto del tema dei migranti - e nel giorno in cui Giorgia Meloni e Ursula von der Leyen hanno visitato assieme l'hotspot di Lampedusa - l'esponente politica francese ha accettato l'invito pervenuto dalla Lega.

"Noi e voi siamo occupati insieme in una lotta comune: quella per la libertà delle nostre patrie e dei nostri popoli", esordisce la Le Pen al suo primo appuntamento con Pontida. "Noi difendiamo i nostri popoli dall'onda migratoria organizzata", dichiara l'ex candidata alle presidenziali francesi facendo riferimento a quello che sta succedento a Lampedusa. Marine Le Pen, poi, elogia lo stesso Salvini: "Noi difendiamo i nostri porti, come così brillantemente ha fatto Matteo con così tanto coraggio e combattività quando aveva il potere di farlo. Allora l'Europa intera guardava all'Italia con ammirazione e noi come alleati eravamo orgogliosi di Salvini e della Lega. Aspettiamo che quel momento ritorni". Poi, il ricordo di quello che è successo in passato: "Quando c'è un partito come la Lega e un dirigente come Salvini si sa che è la scelta giusta, anzi l'unica scelta possibile".

In attesa del discorso della Le Pen, nel comune bergamasco hanno parlato ministri, governatori, capigruppo ed europarlamentari della Lega. Il fulcro di quasi tutti i loro interventi era quello dell'Autonomia differenziata. Nel ricordo del compianto Roberto Maroni - uno dei primi a credere a questa battaglia istituzionale - il ministro degli Affari regionali, Roberto Calderoli, promette: Il 2024 sarà l'anno dell'autonomia: "Il 2024 sarà l'anno dell'autonomia". L'esponente di governo "sapeva che non sarebbe stata una passeggiata. Sono soddisfatto di aver raggiunto un accordo con la maggioranza.

Non pensavo che mi facessero un monumento ma non accetto di venire costantemente insultato".

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