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Maxischermi con "Bella ciao". La provocazione di Santori contro il governo

A Bologna la curiosa iniziativa dell'amministrazione comunale di sinistra: 50 maxischermi riportano la strofa del canto partigiano. La strumentalizzazione dell'ex sardina Santori per attaccare il governo

Maxischermi con "Bella ciao". La provocazione di Santori contro il governo

La strofa di Bella ciao campeggia a tutto schermo e a caratteri cubitali: impossibile non vederla. L'amministrazione comunale di Bologna ha pensato di inaugure in questo modo i 50 nuovi pannelli digitali installati lungo i viali della circonvallazione cittadina, lanciando una campagna celebrativa con il retrogusto della rivendicazione politica. Ad attribuire una connotazione ideologica all'iniziativa, del resto, è stato lo stesso consigliere comunale Mattia Santori, che sui social non ha perso l'occasione per lanciare un provocazione anti-governativa in vista del 25 aprile.

I maxischermi con "Bella Ciao"

"A Bologna abbiamo appena installato 50 nuovi schermi digitali lungo i viali di circonvallazione", ha spiegato il fondatore delle sardine su Facebook, allegando l'immagine di uno dei nuovi pannelli. Sul maxischermo, l'inconfondibile frase tratta dalla canzone adottata dalla sinistra come inno della Resistenza partigiana. "E le genti che passeranno, ti diranno: che bel fior!". Il consigliere comunale ha quindi spiegato come è nata l'idea. "Dal momento che nel contratto stipulato con la concessionaria pubblicitaria sono previsti spazi gratuiti per le campagne dell'amministrazione comunale e considerato il periodo, è successo che la prima di queste campagne fosse dedicata alle celebrazioni dell'anniversario della liberazione", ha argomentato. Quindi, la stoccata poco comprensibile all'esecutivo: "A noi non crea né fastidio, né vergogna. Al contrario di un governo che, mai come quest'anno, passerà una settimana di forte imbarazzo".

Le strumentalizzazioni politiche

Una considerazione che, in poche battute, ha svelato l'ennesima e discutibile strumentalizzazione imbastita in vista del 25 aprile. Ed è avvilente pensare che ad abbassarsi a tali frecciatine politiche sia chi - come rappresentante delle istituzioni - dovrebbe invece contribuire a creare un clima di unità attorno all'ormai imminente ricorrenza civile. Ma Santori, in questo senso, non è certo l'unico esponente di centrosinistra a essersi già cimentato nel sollevamento delle polemiche. A fare altrettanto ci aveva già pensato, nei giorni scorsi, la più influente leader Pd Elly Schlein. "Non permetteremo a nessuno di riscrivere la storia antifascista di questo Paese", aveva affermato la deputata luganese, scagliandosi esplicitamente contro il governo e lanciando così la volata all'ennesimo 25 aprile delle contese.

Il 25 aprile preso in ostaggio

Possibile che, anche a Bologna, non si possa celebrare la Liberazione senza che la sardina di turno attizzi la solita pretestuosa scaramuccia? Più in generale e al di là dello specifico caso, tocca registrare come a istigare certe tensioni sia proprio quella sinistra che sembra tenere in ostaggio il 25 aprle, ostinandosi a utilizzarlo come strumento politico da agitare contro i suoi nemici di oggi.

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