Milano, Agorà del ghiaccio abbandonato a pochi mesi dalle Olimpiadi: "Condizioni raccapriccianti"

Occupazioni abusive e vandalismo hanno distrutto uno degli impinti storici di Milano per gli sport sul ghiaccio, che dovrà essere intermente riqualificato

Milano, Agorà del ghiaccio abbandonato a pochi mesi dalle Olimpiadi: "Condizioni raccapriccianti"
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Tra meno di un anno, Milano ospiterà le Olimpiadi invernali insieme a Cortina ma il biglietto da visita che attualmente la città offre di sé può definirsi desolante. Uno dei suoi impianti più importanti per gli sport invernali, l'Agorà del ghiaccio, che non rientra direttamente nel circuito delle Olimpiadi ma con una città che si prevede ospiterà centinaia di migliaia di persone appassionate di sport, che sperano di trovare anche impianti fruibili al di là di quelli dedicati alle competizioni. L'Agorà di Milano è un luogo storico per il pattinaggio sul ghiaccio, l'hockey, eventi e manifestazioni varie ma è stato definitivamente chiuso a partire dal gennaio 2023 a causa di gravi problemi di degrado e mancanza di gestione. È stato anche oggetto di vandalismi e la sua condizione è inevitabilmente peggiorata fino a oggi.

L'assessore allo Sport del Comune di milano, Martina Riva, ha confermato che un progetto di recupero è imminente e sarà presentato a breve, ma considerando i tempi strettissimi e le condizioni in cui versa attualmente, non è dato sapere se entro la fine del 2025, al massimo entro le prime settimane del 2026, ci sarà il tempo per rimetterlo in funzione. L'ipotesi più plausibile è che non si possa riuscire a terminarlo, visto che è necessario un rifacimento integrale della struttura, con raggiungimento di una capienza di circa mille posti. Un obiettivo ambizioso e sicuramente vantaggioso per Milano, ma la fruibilità per le Olimpiadi probabilmente non ci sarà. "Le condizioni dello storico palazzetto del ghiaccio Agorà sono raccapriccianti. Purtroppo, da anni questo impianto comunale è inutilizzato e abbandonato. Lo scenario all'interno della struttura è da brividi: tutto è distrutto, tra rifiuti e un degrado insostenibile. Spogliatoi, gradinate, pavimenti sono in condizioni pietose, con evidenti segni di occupazioni recenti", si legge in una nota di Silvia Sardone (vicesegretario Lega e consigliere comunale), Samuele Piscina (segretario cittadino Lega e consigliere comunale) e Giovanni Binda (capogruppo Lega Municipio 6).

"Negli ultimi tempi, l'impianto è stato ripetutamente occupato da sbandati e immigrati irregolari senza fissa dimora. In una sola settimana si sono verificati due incendi proprio a causa di queste occupazioni. Questo è il risultato dell'incapacità del Comune di Milano: uno storico palazzetto devastato, e l'hockey a Milano scomparso proprio a pochi mesi dalle Olimpiadi invernali 2026", si legge ancora. I tre esponenti della Lega sottolineano che sia "scandaloso costringere tanti giovani appassionati di pattinaggio sul ghiaccio e hockey ad andare altrove, fuori città. I residenti sono esasperati: intorno al palazzetto ci sono anche delle scuole. Serve un intervento urgente per mettere in sicurezza l'area, con un servizio di guardiania adeguato".

Purtroppo, concludono, "l'incapacità del sindaco Sala e della sua giunta è sempre più evidente. Perché non si trova una soluzione per salvare questo pezzo di storia? È una figuraccia enorme".

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